"Quello che il popolo bianconero deve all'Avvocato è un grazie infinito.

Un grazie che passa attraverso vittorie, emozioni, entusiasmo.

Un grazie che ha dipinto decenni di storia della Juve, del calcio. Dell'Iindustria, dell'economia. Dell'Italia intera.

Un grazie che, proprio oggi, compie 100 anni.


Giovanni Agnelli, all’anagrafe Giovanni Francesco Luigi Edoardo Aniceto Lorenzo Agnelli, nasce esattamente un secolo fa. 12 marzo 1921. 

Sono anni, quelli, nei quali Torino è sempre più il centro di un’Italia industriale e industriosa, e il fermento si vede a tutti i livelli: nel 1897, tanto per dire, alcuni studenti del Liceo Classico D’Azeglio si ritrovano su una panchina del centro, e danno vita a un progetto che sembra uno scherzo, un modo per passare il tempo e fare sport, per dare gambe alla loro gioventù.

La Juve pensa già al dopo Ronaldo, dalla clausola di Haaland all'occasione nel Liverpool: i top player nel mirino
Quel progetto si chiama Juventus. Gioventù.

Edoardo Agnelli, che di un Giovanni è contemporaneamente figlio e papà, si appassiona al club dalle maglie bianconere, e 1923 ne diventa presidente.

Il giovane Giovanni cresce quindi con quei colori nel cuore, in casa, nei pensieri e probabilmente nei suoi giochi di bambino. Gli anni della sua crescita sono quelli del Quinquennio d’Oro, dei cinque Scudetti consecutivi. Di una Juventus che diventa, per la prima volta, regina del calcio italiano.

Sono gli anni in cui nasce un binomio che è destinato a rimanere non solo sui libri di storia del calcio e dello sport, ma anche nei cuori e nelle anime di tutti noi: un rapporto d’amore infinito, che lega due colori, il bianco e il nero, e una famiglia.

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La guerra finisce, e il mondo si apre davanti al suo futuro. Nel 1945 diventa Sindaco di Villar Perosa.

Ma Villar non era, ed è, solo “Amata”. Villar è casa, sotto ogni punto di vista: da quando, nell’800, quella bellissima villa settecentesca, appartenuta ai conti della Perosa è diventata la residenza estiva degli Agnelli, il legame è diventato indissolubile.

E lo sappiamo bene anche noi, popolo della Juve.

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Il 22 luglio 1947, Gianni, ha 26 anni, compiuti da poco più di quattro mesi.

Il nodo fra la Juventus e la Famiglia Agnelli si rinsalda, e la Juve ha un nuovo, giovanissimo, presidente.

Sotto la guida di Giovanni (questa sarà l’unica volta in cui ricoprirà questa carica, fino al 1954), la Juve vincerà due Scudetti, nel 1950 e poi ancora 2 anni dopo. C’è un nome che, in campo, scrive la storia bianconera di quegli anni: è il nome di Giampiero Boniperti. Novarese di Barengo, Boniperti ha solo 19 anni quando, nel 1947, proprio l’anno in cui Gianni diventa Presidente, esordisce con la maglia della Juventus.

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Ci sono dei dettagli che più di altri identificano la grandezza di un personaggio. Senza dubbio, uno di questi, per l’Avvocato, è stato la capacità di inventare un nome, di rispondere con una frase velocissima, di vergare pensieri apparentemente leggeri e sarcastici ma sempre carichi di una potenza straordinaria.

L’Avvocato è il vezzo dell’orologio sul polsino: lo portava con una classe incredibile. L’Avvocato è l’uomo delle telefonate a giocatori e allenatori a ore improponibili: chi le riceveva ne è sempre stato onorato. L’Avvocato è la frase a mezza bocca, magari in risposta a una domanda lunghissima. L’Avvocato è il soprannome, prima che nascano i nickname. Sivori è il Vizio, Vialli Michelangelo, Boniek è Bello di Notte, Baggio è Raffaello, Lippi il più bel prodotto di Viareggio dopo Stefania Sandrelli.

L’avvocato è una storia di legami, di rapporti, di campioni, di calcio e non solo, di made in Italy che diventa made in the world. E’ una storia nata 100 anni fa che non ha eguali, e che difficilmente ne avrà in futuro.

Una storia italiana, mondiale, sportiva, calcistica. E tanto, tanto bianconera".

La Juventus sul proprio sito ufficiale racconta così l'Avvocato nel centenario della sua nascita. L'articolo completo su juventus.com.