11 giorni senza campo e 90' per superare l'esame: Pjanic al bivio
di
Francesco Guerrieri
Se la Juve non gira uno dei problemi potrebbe essere in mezzo al campo. Lì dove (quasi) tutto passa per 90'. Alla voce "giocatore fuori forma" c'è il nome di Miralem Pjanic, che ultimamente è sembrato solo l'ombra di quel centrocampista di talento e qualità che metteva ordine in campo e lanciava i compagni in porta nella prima parte di stagione. L'ultimo assist del bosniaco è del 26 ottobre contro il Lecce, l'ultimo gol una settimana prima contro il Bologna. Bei tempi, quando aveva dato l'impressione di fare il bello e il cattivo tempo.
RUOLO CHIAVE - Ecco, ultimamente quest'ultimo ha preso il sopravvento. Ora però serve una svolta. Il centrocampista partirà titolare contro l'Inter con Bentancur e Matuidi ai lati, servono i suoi guizzi e le sue intuizioni nel big match contro la squadra di Antonio Conte. Domenica sera la Juve tornerà in campo 11 giorni dopo l'ultima partita, Pjanic può essere uno dei giocatori ad aver beneficiato di più di questo stop forzato a causa del Coronavirus. Ricaricare le batterie e riordinare le idee, per Miralem la sfida con l'Inter diventa un vero e proprio esame.
MERCATO - Il bosniaco è uno degli osservati speciali della dirigenza in questi ultimi mesi, perché il mercato chiama e diversi club - Chelsea su tutti - sono sulle sue tracce. Pjanic non è in vendita, ma davanti a una super offerta la Juve potrebbe valutare ogni situazione. Sì, anche la cessione. Se dovesse partire, l'obiettivo numero uno per sostituirlo sarebbe quel Jorginho che tanto piace a Maurizio Sarri. I due hanno lavorato insieme prima a Napoli poi a Londra, 7 gol e 2 assist in 37 partite con la maglia del Chelsea per Jorginho. A inizio stagione Sarri ha consegnato le chiavi del centrocampo a Pjanic proprio come aveva fatto con Jorginho nelle altre squadre. Miralem arriva da un periodo complicato, ma contro l'Inter serve la svolta.
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