La prima sconfitta in campionato dell’era Pirlo, ma che arriva in proporzioni gigantesche. Perché, come ammesso da Bonucci sui social dopo la disfatta contro la Fiorentina per 3-0, è stata la più brutta Juventus di questa prima parte di stagione. La prova maiuscola offerta al Tardini è stata spazzata via sotto i colpi di Vlahovic, l’autogol di Alex Sandro e Caceres, ma forse ancora prima di scendere in campo qualcosa era scattato, al contrario, nella testa di tutti.

MARTEDÌ NERO – Nonostante una professata indifferenza, la sentenza del Collegio di Garanzia ha lasciato il segno. Juve-Napoli si rigiocherà, decisione che ha conseguentemente tolto tre punti in classifica ai bianconeri, aumentando il peso specifico della partita di ieri sera. Ma soprattutto, infastidendo la testa dei giocatori e Pirlo, come affermato in conferenza stampa. Il prodotto degli eventi ha regalato al prato dello Stadium una Juve molle, che ha approcciato la gara nel peggiore dei modi: gol preso al terzo minuto di gioco, e dopo appena 15 sotto di un uomo, a causa di un intervento a martello di Cuadrado. Quello che segue è pochezza, con una squadra in confusione e con spunti sporadici e singolari (per lo più da Ronaldo). Anche Pirlo è caduto nel tranello, affrettando i cambi dopo l’espulsione e sbagliando anche quelli successivi. In generale, gestendo male le fasi della partita

Ingenuità, errori e paura: Juve, tutte le colpe di Bonucci. E non è la prima volta
POSSIBILE -10 DAL MILAN – Il 29 ottobre 1929 ci fu il big crash, il martedì nero di New York, quando crollò la borsa di Wall Street. A 91 anni di distanza a cadere è stata la Juve, perché il salto verso il basso in classifica rischia di creare divario con la vetta. Nel pomeriggio la Vecchia Signora si è trovata a 24 punti, il mancato successo contro la Fiorentina pone le rivali in una condizione privilegiata per prendere le distanze, con il Milan che può scappare a +10 e l’Inter a +9. Con Juve-Napoli partita con l’asterisco…