Che idea ti sei fatto sugli episodi avvenuti in Juve-Inter?
Che tipo di partita ti aspetti in Cagliari-Juve e che ricordi ti vengono in mente?
‘Mi viene tristezza a pensarci. Noi giocatori facciamo quello come lavoro ma per noi è un songo che, a differenza degli altri lavori finisce molto prima. E’ inevitabile che mi manchi il calcio giocato. Per quanto riguarda la gara, dico che sono in due situazioni diverse vista anche la classifica ma entrambi hanno bisogno di punti fondamentali per i loro obiettivi’.
Cosa e quanto ti ha lasciato Max Allegri?
Avendolo vissuto, cosa pensi del suo modo di far giocare le squadre?
‘Non penso sia un problema suo ma degli interpreti. Lui è uno che bada molto al sodo, esprimevamo un gran bel gioco e ci presentavamo arrembanti ovunque andassimo. Per una squadra che si deve salvare non è scontato approcciare le gare in questo modo. Ci aveva fatto acquisire fiducia nei nostri mezzi, io concordo con lui quando dice corto muso, quello che conta è vincere’.
‘Quando cambi squadra cambi anche i compagni. Loro, come te, devono entrare in un sistema nuovo e le difficoltà stanno solo nel sapersi integrare’.
Chi vedi come favorita per la vittoria dello scudetto?
‘Mi viene da dire il Napoli. E’ messa meglio rispetto alle altre però è bello che stiamo assistendo ad un campionato così incerto ed equilibrato’.