Daniele Adani, doppio ex di Fiorentina ed Inter, in scena domani nel turno infrasettimanale, ha parlato di Vincenzo Italiano alla Gazzetta: "Sa dare identità alle sue squadre. Alla Fiorentina ha dato subito la sua impronta, non parlo solo dal punto di vista tecnico-tattico, ma soprattutto da quello motivazionale, coinvolgendo tutti nel gruppo. Anche chi sembrava fuori o veniva fischiato in passato. A Genova è stato decisivo Saponara, che i tifosi viola manco si ricordavano più fosse in rosa. E' con l’allenamento quotidiano che si crea una via, si traccia un percorso, sul quale i calciatori poi marciano compatti. Italiano lo sta facendo ed è la dimostrazione di cosa significhi essere su di una panchina nel 2021. Perché, se non lo abbiamo capito, gli allenatori gestori non esistono più, sono superati dal tempo".

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INZAGHI - "Simone non sta gestendo nulla, semmai si è trovato un sistema forte, basato su parametri di fiducia e conoscenza. E poi ci ha messo delle varianti che non tolgono, ma al momento aggiungono. Inzaghi dà più libertà e creatività, lo vedi dagli sganciamenti di Skriniar o dalle incursioni di Brozovic, che con Conte erano molto più rare. E chissà come avrebbe reso Eriksen con questi nuovi principi...".

VLAHOVIC - "Non so ancora dire se può essere un centravanti top in una big per 10 anni. Ma sono sicuro che Vlahovic non è uno a cui si può dare limiti: ha la cattiveria di chi migliora di continuo. Per me tra un anno sarà altrove. E se l’Inter avesse avuto i soldi un mese fa...".