La peggiore Juventus ha conquistato il suo nono scudetto consecutivo di un campionato talmente bislacco da renderlo estraneo a ogni logica. L’ultima parte del torneo, allucinante per scenografia e per prestazioni generali, ci ha regalato una squadra bianconera da dimenticare. Naturalmente non è possibile farlo perché la parte più delicata e importante di questa stagione infinita deve ancora arrivare ed è alle porte.

SCENARI MUTATI - La squadra di Sarri con gli ultimi risultati ottenuti e, soprattutto, subiti perlomeno una cosa è riuscita a farla. Quella di confondere le idee al Lione che, prima dello stop, non avrebbe mai immaginato di poter cullare eccessive illusioni sulla possibilità di andare avanti in Champions. Ora, invece, i francesi possono sentirsi ragionevolmente in diritto di presentarsi tra sei giorni all’Allianz per difendere l’uno a zero dell’andata o addirittura segnare un gol ai bianconeri che, vista la loro stanchezza sotto rete, potrebbero anche non recuperare. Dio non voglia che accada questo, ma occorre onestamente metterlo in conto. 

Sarri: ‘Il Lione sta bene, mi ha sorpreso. Un po’ di paura ci farà bene. Sul recupero di Dybala...'
COSA CI VUOLE - Lo stesso Sarri, nell’ultima conferenza di ieri, non ha potuto evitare di ammettere che "Il Lione può fare paura”. Un’esternazione inimmaginabile fino a qualche mese fa vista la differenza sostanziale che esiste tra l’organico bianconero e quello lionese. Eppure neppur questo, che Dybala sia in campo oppure no (meglio ce la faccia, comunque), è sufficiente a garantire una certa tranquillità. Il passaggio alla fase finale della Champions per le due squadre sarà determinato non dal blasone e neppure dal potere economico, ma da elementi antichi come il coraggio, la forza mentale, l’orgoglio e l’intensità di gioco. Qualità, queste, che la Juventus delle ultime uscite ha mostrato di aver smarrito inspiegabilmente strada facendo.

LA SPERANZA - Può essere che i giocatori bianconeri nell’ultimo tratto del percorso, abbiano voluto anche inconsciamente “riposare” per mantenere le energie, mentali e fisiche, in serbo per la volatona finale europea. Soprattutto Ronaldo il quale, se la Juventus ce la farà ad andare in Portogallo, vorrà essere profeta bianconero nella sua patria. E Dio voglia che sia così per evitare un finale ancora peggiore di ciò che è stato questo scudetto che non porta gioia.