Andrea Agnelli ha parlato ai microfoni di Premium Sport al termine dell’ennesima finale di Champions League persa dalla Juventus contro il Real Madrid: “Orgoglio per quello che abbiamo fatto in questi anni. Da questo punto di vista non posso fare altro che abbracciare i ragazzi e riprovarci il prossimo anno Dobbiamo continuare a crescere sapendo che se sbagli 15 minuti non alzi il trofeo.  Non è il mio compito commentare i minuti, devo commentare l’annata e noi siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto, dobbiamo esserlo tutti.”

PROBLEMA RISOLTO – “Dobbiamo avere ancora più cattiveria. Se pensiamo che avessimo potuto perdere gli stimoli ecco che abbiamo già risolto un problema per il prossimo anno. Questi sono i momenti in cui devo esserci. Da questo punto di vista tutti devono sapere che hanno il mio appoggio e che sono orgoglioso di tutti loro. Non è il momento di guardare ai venti minuti. L’annata è stata ottima e dobbiamo andarne fieri. I protagonisti sapranno analizzare meglio di me gli episodi io sono orgoglioso degli uomini e delle donne della Juventus.

La Juve non ha la Champions nel dna? Stanotte può cambiare la storia
TORINO – “Casa manca per arrivare da nove e mezzo a dieci? Rifletteremo qualche giorno, cercheremo di individuare quel mezzo punto che ci manca. Faremo il punto con Nedved, Paratici, Allegri e Marotta. Se questi sono i problemi, c’è chi sta peggio di noi. Mando un pensiero di solidarietà a chi era a Torino, non so bene cosa è successo, doveva essere una serata di festa. Abbiamo un buon motivo per invitare a Kiev chi si è fatto male stasera.”