Era il periodo del calcioscommesse, dei sei mesi senza allenatore in panchina: "Situazioni complesse" ha detto oggi il presidente della Juventus Andrea Agnelli durante l'Assemblea degli azionisti. Il riferimento è ad Antonio Conte. Ma non lo nomina. Mai.

L'ADDIO IMPROVVISO - Storie di vecchi rancori, addii improvvisi che fanno ancora male. Era il 2014 quando Conte si presentò dai dirigenti della Juve rassegnando le dimissioni dopo solo due giorni di ritiro lasciando la panchina scoperta. E questa cosa al presidente bianconero non è mai andata giù. Soprattutto perché il club due anni prima lo aveva difeso contro tutto e tutti quando Conte era nell'occhio del ciclone per lo scandalo scommesse.

Juve, Conte vuole un tuo obiettivo
PORTE CHIUSE - E quando Conte dopo la fine dell'esperienza al Chelsea ha bussato alla porta della Juventus per rientrare in Italia, i dirigenti bianconeri hanno voltato le spalle. O meglio: nonostante l'allenatore avesse già un accordo di massima con l'Inter, Paratici e Nedved sarebbero stati favorevoli a un ritorno; Elkann e Agnelli non ne volevano proprio sapere. Ora in panchina c'è Maurizio Sarri che ha messo tutti d'accordo. La Juve sorride e guarda al futuro. E per Conte non c'è più posto.

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