Andrea Agnelli risponde alle questioni degli azionisti. 

PIANO IN CORSO - "Stiamo lavorando verso il 2024, stiamo lavorando sugli impatti Covid. Con il dottor Cerato, prevediamo l'equilibrio finanziario sempre. Avrà spostamenti macro, ma non cambio di obiettivi. I tre anni sono il massimo della visibilità che abbiamo"

VALORE PATRIMONIALE - "17,6 milioni di euro". 

FUORI DALLE COMPETIZIONI - "Abbiamo diverse alternative nel caso in cui non dovessimo qualificare - anche se non ho il dato puntuale, è capitato 2 volte negli ultimi 40 anni. Il quarto posto? Non parlavo della Champions in sé, ma del merito sportivo legato al quarto posto".

STEP SUPERLEGA - "Ho cercato di enunciarlo durante l'intervento iniziale. C'è un giudizio alla Corte di Giustizia Europea. Attendiamo e poi ipotizziamo i percorsi che si apriranno, in un senso o nell'altro. Così come impostava la proposta iniziale ad aprile, attraverso il dialogo si può arrivare a una proposta soddisfacente per tutti". 

Agnelli/2: 'Superlega? Parlano di merito sportivo, ma la Champions è commerciale. Non mi arrendo, il sistema ne ha bisogno'
PSG-NEWCASTLE - "Chi acquista delle società non deve poter avere preclusioni su azionisti. E' importante la proposta all'interno della Superlega: la definizione molto chiara sia su cosa potesse essere giudicato un ricavo, sia sulla struttura dei costi all'interno dei bilanci delle società. Oggi c'è, nel FPF, uno statement nel caso di operazioni correlati. Il tema è: come vengono controllate e giudicate? Da un lato c'è la formulazione del regolamento, poi come vengono giudicate. Ed è complesso". 

OPERATIVITA' DEI DIRIGENTI - "Opinioni legittime sul calciomercato. Mi è capitato nella conferenza avuta con Paratici, al termine della scorsa stagione, ogni singola operazione va contestualizzata al momento in cui viene eseguita. Operazioni fatte 2-3-4 anni prima, cambia le valutazioni, che sono fatte sul momento. Ogni decisione assunta dalla Juventus nelle loro competenze, viene assunta perché si reputa corretta. Nessuno ha la presunzione di essere perfetto, ma ricordo che solo chi non fa, non sbaglia". 

BONIPERTI - "C'è una sala intitolata a Boniperti. Così come per Sivori. C'è un ricordo personale su Boniperti, cos'ha rappresentato per me quando ho ricevuto quel telegramma quando battemmo il Torino con la Sisport. Boniperti è al pari di poche figure sinonimo di Juventus. Non intitolare un centro sportivo, uno stadio, non significa non avere rispetto per le persone, ma andare avanti ben sapendo com'è intitolato questo stadio secondo logiche più fredde rispetto al passato ma più moderne. Boniperti è sinonimo di Juventus, per me e per ogni juventino".

CALCIO IN TV - "Costa troppo? Non è una decisione autonoma della Juventus, è un'esigenza per tutti. C'è una tensione di mercato, può essere sanata in futuro e cercheremo di assumere questa direzione. E' un momento così, di discontinuità, da qui si esce con situazioni migliorative e più facili per i consumatori finali. Su una partita di altri, anch'io mi sono domandato: dove la guardo? La situazione è complessa".