L’osservatore Andrea Ervigi è stato contattato da Tuttosport, per parlare di Lucien Agoume, centrocampista classe 2002, che gioca nella serie B francese, ma punta a diventare un top player assoluto. Le sue parole: 

Che centrocampista è? 
«Nelle giovanili del Sochaux ha cominciato come trequartista, poi pian piano ha arretrato la propria posizione. Nell’Under 17 e nel Sochaux viene impiegato come vertice basso nel 4-3-3, ma può agire anche come mezzala. E’ un giocatore moderno, completo». 
 
Come descriverebbe Agoume a un dirigente di serie A? 
«E’ un centrocampista fisico, dotato di una buona tecnica di base e di una notevole abilità nello smarcamento: si fa trovare sempre al posto giusto per ricevere palla dai compagni e vede la giocata un tempo prima degli altri. Non è veloce nello stretto, però possiede una straordinaria intelligenza tattica. Garantisce intensità in entrambe le fasi di gioco ed è molto bravo nella differenziazione dei passaggi (corto, medio, lungo). La bravura nell’intercetto ne limita gli interventi in scivolata. A renderlo completo e speciale è anche la grandissima difesa della palla: quando la protegge col corpo, è quasi impossibile rubargliela». 
 
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E’ più simile a Pogba, Ndombele o N’Zonzi? 
«Tra i 2002 di tutta Europa, ci sono due ragazzi che ricordano Pogba da giovane. Uno è l’olandese Ryan Gravenberch, il quale ha già esordito nella prima squadra dell’Ajax. E l’altro è Agoume, un gioiellino». 
 
Pogba è arrivato molto giovane ad alto livello. Per Agoume che percorso immagina?  
«Vista la struttura fisica importante, Agoume deve lavorare per migliorare nel gioco aereo ed essere più efficace in zona gol quando viene impiegato come mezzala. Possiede, però, tutte le qualità per diventare un big in tempi brevi. Per top club come Juventus e Bayern potrebbe essere interessante acquistarlo adesso che è in Ligue 2 per poi farlo esplodere attraverso un percorso di crescita: un anno in prestito in una squadra media di serie A o Bundesliga per poi aggregarlo ai big».