Allegri ha portato la Juve alle soglie del trionfo in Champions quando sembrava impossibile, al primo anno, battendo lo scetticismo di Conte: quella finale raggiunta (e persa) fu una sorpresa e forse anche un piccolo miracolo. Da quel momento si è avviato un percorso di rafforzamento dell’organico esaltato, l’estate scorsa, dall’arrivo di Ronaldo: in quel momento i bianconeri sono diventati i favoriti per la conquista della Champions. Così oggi l’eliminazione è uno schiaffo clamoroso, un insuccesso eclatante.
Per Allegri, pensiamo, sarebbe meglio andarsene ora per tentare una nuova avventura. Più rischiosa, certo, ma anche più stimolante e meno stressante.
Quanto alla Juve, ha bisogno di una ventata di novità in panchina. Un allenatore che cerchi più il gioco e meno il risultato? Forse. O forse un tecnico che stimoli l’ambiente dal punto di vista psicologico, come Allegri ha fatto finora ma da adesso in poi probabilmente non potrà più fare. Non è una questione legata ai tifosi, ovviamente: a molti di loro Max non piace, però una scelta così importante deve passare anche sopra le loro - comunque importantissime - teste. Ma ripartire con Max dopo uno schiaffo così sarebbe complicatissimo per tutti: società, squadra, tifosi".