Alex Sandro è tornato. O meglio, sta tornando, ma senza dubbio la strada tracciata è quella migliore. Dopo un paio di stagioni tra clamorosi alti e bassi, con forse più ombre che luci, il terzino è già rinato sotto la guida di Maurizio Sarri. Il tecnico, che al suo arrivo a Torino ha messo subito in chiaro quanto il brasiliano fosse incedibile, dopo averlo inseguito senza successo nella precedente estate sulla panchina del Chelsea, pare avergli ridato gli stimoli giusti e, fin dal suo arrivo, Alex Sandro ha svoltato.

SEMPRE PROTAGONISTA - Fin qui è stato sempre titolare. E sempre protagonista. Già, perché con Massimiliano Allegri il problema non è mai stato un utilizzo con il contagocce. Il brasiliano era ed è rimasto titolare, nonostante condizione e prestazioni siano andate crollando dalla finale di Champions League del 2017 fino alla scorsa estate. Sarri non la ha soltanto rimosso con forza dal mercato, ma ha puntato fin da subito su di lui e oggi Alex Sandro, come dimostra l'eccezionale prestazione in casa dell'Atletico Madrid, culminata con l'assist al bacio per la testa di Blaise Matuidi, è tornato al top.

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ALMENO LUI - E meno male... La Juventus, infatti, ha insolitamente deciso di non sostituire Luca Pellegrini, finito in prestito al Cagliari. Di conseguenza, sulla fascia sinistra un sostituto di ruolo ad Alex Sandro non c'è. L'idea è, in caso di necessità, quella di adattare Mattia De Sciglio sulla sinistra, lasciando Danilo e Juan Cuadrado come opzioni sulla destra. I problemi fisici vissuti dall'ex Milan e l'ovvia propensione offensiva del colombiano, uniti ai problemi di adattamento in bianconero e con Sarri di Danilo, rendono il brasiliano l'unica certezza sulle fasce laterali. Per fortuna, Alex Sandro è tornato.