300 PARTITE - "Un grandissimo onore. Si deve dare valore non solo a queste 300 partite, ma a tutti quelli che mi hanno aiutato ad arrivare fin qui".
ESORDIO - "Chievo! Contro chi ho segnato? A Udine, di destro. Quanti gol? Più di 10, 13 o 14... 15, sì!".
IL GOL PREFERITO - "Il primo, contro l'Udinese. E la prima doppietta? Con il Parma!".
LA PRIMA DI CHAMPIONS - "Col Siviglia. Ho giocato a Madrid, Siviglia, Barcellona, Monaco, e Monaco di Baviera. Di testa quel gol in trasferta col Malmoe...".
I COMPAGNI - "Difficile dire solo un nome. Prima persona incontrata? Chiellini, Gigi, Leo, Barzagli anche. I primi abbracci. Chi mi ha messo più in difficoltà? Cuadrado. Fino a oggi, quando siamo in squadre diverse, uno dei due esce zoppicando. Con chi ho condiviso di più? Danilo, lo conosco dal 2010. Dentro e fuori dal campo, tanti ricordi insieme. E' un grande amico".
TROFEI - "Ho vinto 11 trofei in totale. Il più speciale? Il primo campionato. E' stato difficilissimo. Ricordo una riunione tra i giocatori, abbiamo detto che dovevamo lasciare tutto, solo noi dentro, per fare quel che abbiamo fatto. Da quel momento lì abbiamo iniziato a fare il nostro meglio".
CLUB 300 - "Altri 3? Buffon, Chiellini e Bonucci. Ho fatto più di 30 assist, tanta roba! Il brasiliano con più presenze dopo di me? Danilo!".
AVVERSARI - "Il più difficile da affrontare è stato Douglas Costa, quand'era al Bayern".
UN RICORDO PARTICOLARE - "Quand'è morta mia nonna ho giocato quella partita lì e stavo malissimo. L'ho fatto per la squadra e per mia nonna. Abbiamo pareggiato. Tante critiche individuali e di squadra, non è sempre che tifosi e giornalisti sanno cosa stanno passando i calciatori".
SOPRANNOME - "Il mio cognome è Lobo, che in italiano vuol dire Lupo. Bonucci mi chiama Lobo, Danilo mi chiama Indio, un indiano, io vengo da famiglie indiane. Ma a casa tutti Alex"
ONORE - "Arrivare a 300 presenze con la Juve è un onore grandissimo, una cosa storica. Si deve dare valore. Non l'ho fatto da solo, sarebbe impossibile, grazie a chi mi è stato vicino".