Talento, determinazione e grinta. E perché no, anche i sogni. Alfonso Montero è tutto questo, ma non solo. L’uruguaiano ha fame e voglia di continuare a crescere, e se si aggiunge che il The Guardian lo ha inserito tra i 60 talenti nati nel 2007 migliori al mondo, l’ambizione non può fare altro che aumentare.

Di pari passo con l’ambizione, però, va la concentrazione, nel segno di papà Paolo e nonno Julio. Una storia ancora tutta da scrivere e una meta precisa e ben fissata, ma sempre con i piedi per terra: Luca Melis, agente del difensore bianconero, ha raccontato il suo percorso e i suoi obiettivi ai nostri microfoni.
 

Le parole dell'agente Melis su Alfonso Montero



- Come si sta trovando Montero in questa stagione e quali sono le sue ambizioni e i suoi sogni?
Lui si trova molto bene alla Juve, era il suo sogno arrivare qui. L’ambizione è sempre quella di crescere e fare meglio, acquisendo esperienza. L’obiettivo è quello di fare il passo verso la Next Gen e poi in prima squadra.

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- Caratterialmente com’è? Come affronta le sfide e come si trova nello spogliatoio?
Fuori dal campo è un ragazzo molto tranquillo. In campo, invece, si trasforma: è come un leone, sono due persone diverse. Lui in campo dà l’anima per i compagni, vuole sempre vincere e quando perde non gli si può parlare per almeno un giorno, neanche in allenamento.

- Come vive il rapporto con papà Paolo? 
Il papà lo lascia molto tranquillo, naturalmente se gli chiede consiglio risponde senza problemi, ma non si intromette troppo nella sua vita calcistica. Fuori dal campo è un papà come tutti. Crescendo la mamma è stata la sua figura di riferimento, come per i fratelli. Paolo viaggiava molto quando giocava, ma comunque Alfonso e i suoi fratelli hanno un grandissimo rispetto per lui. Tutt’ora che ha un contratto con la Juve non fa passi oltre senza chiedere ai genitori: le basi sono molto solide. Per Alfonso un altro riferimento calcistico è il nonno, che è stato un giocatore importante a livello mondiale.

- C’è per lui una possibilità di salire in Next Gen già quest’anno?
Dipende un po’ dalla società, lui sicuramente ha l’ambizione. A 15 anni giocava nella nazionale under 17 e ora nella under 20. A 16 anni era già convocato in Primavera, quest’anno l’ambizione è di andare il prima possibile in Next Gen

- Come ha vissuto il gol in Youth League? Dopo un momento così importante a livello europeo alcune squadre che lo stanno seguendo?
Più che il gol in sé ha fatto la differenza il percorso. Mi hanno chiamato diverse squadre a livello europeo, ma non è stata solo quella partita a far parlare di lui. Partita dopo partita dimostra sempre tanto. È chiaro che deve ancora crescere come tutti può migliorare tanto. Quest’anno non ha fatto neanche fatto le vacanze per andare a giocare il torneo con l’Uruguay, ci teneva troppo: è un grande lavoratore da quando era bambino. Il primo gol con la maglia della Juve in Youth League lo ha fatto emozionare tanto.

- Avete incontrato la società per parlare del rinnovo o ancora è presto?
Per adesso non c’è stato nessun colloquio, c’è ancora un anno e mezzo di contratto. 

- Com'è stato vivere l’esperienza del torneo con l’Uruguay quest’estate come giocatore più giovane di tutta la nazionale?
È stata una grandissima esperienza, è stato contentissimo di essere stato selezionato, un grande motivo d’orgoglio. Al torneo è stato benissimo con tutto il gruppo e lui spera di continuare questo percorso per arrivare un giorno in nazionale A. Di giocatori che sanno giocare ce ne sono tanti, la differenza sta nella testa. Lui è un grande lavoratore, molto ambizioso e con la giusta testa.

 



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