INIZIO SHOCK - "Sono cose che capitano all’interno di una partita. L’importante è avere avuto una reazione buona e anche ordinata. Gatti dopo l’errore ha fatto una buona partita, come tutta la squadra".

GIOVANI - "Per me come allenatore rappresenta una soddisfazione. Questi 8 anni alla Juve li ho visti passare da quando erano bambini e sono cresciuti. C’è un lavoro dietro, una programmazione fatta 10 anni e fa e ora si trovano i frutti del lavoro del settore giovanile. Poi io sono fortunato perché ce li ho io a disposizione".

YILDIZ - "Le prospettive ce l’ha come ce li hanno altri ragazzi. Come dico sempre io, quando uno arriva a fine carriera si vede il livello che ha avuto. Arrivare ora non dico che è più facile, però i ragazzi vengono sicuramente esaltati in maniera diversa rispetto a quello che esisteva prima. Prima per essere considerato giocatore importante dovevi aver giocato minimo 100 partite in Serie A e per essere considerato giocatore da Juve minimo 100-150. Quando stai a 8-9 anni a certi livelli potrei dire che ha fatto una carriera importante".

OR LIVE: il post partita di Juve-Salernitana con Chirico e Corbo
NUOVA CHAMPIONS - "Facevo una riflessione oggi perché siamo a gennaio, il calcio è un’azienda e vive di programmazione. La Champions dell’anno prossimo è una novità, le prime 8 passano, dalla 9° alla 24° playoff. E quindi devi capire i punti che servono, quante vittorie… Sarà un’esperienza nuova, ma mancano ancora una trentina di punti".