IL COLPO - "Schick? Ha qualità, fa cose non normali. Dove metterlo? Prima i giocatori devo allenarli. Dybala faceva il centravanti prima di venire da noi"
CONTE - "Non ci siamo sentiti, però credo che lui debba essere contento se la squadra è arrivata a vincere sei scudetti di fila. Ha vinto la Premier perché è la squadra più forte".
CARDIFF - "Finale di Champions? L'ho rivista. Molto bene il primo tempo, mentre nel secondo avevamo Pjanic con il ginocchio ballerino e Mandzukic con la caviglia che si stava gonfiando. Poi c'è stato un episodio sfavorevole e lì il Real Madrid ha capito che poteva farci male. E ci ha fatto male. Non riuscivamo più a passarci la palla, nella ripresa. In quel quarto d'ora abbiamo avuto 3-4 situazioni in cui con lucidità sei davanti al portiere loro, invece... Cosa è successo all'intervallo? Mandzukic era lì che si stava 'operando' alla caviglia. E Pjanic era sdraiato e non poteva rientrare".
HD - "Dybala giocava la sua prima finale di Champions: ha pagato un po’ le alte aspettative. Ma è fisiologico: l'anno prossimo sarà diverso. Higuain è più abituato, ma giocare contro Sergio Ramos e Varane non è facile. Come quando gli altri attaccanti giocano contro i nostri difensori. Serve una partita straordinaria: se in quella sera non la trovi, gli altri prendono il sopravvento. Scorie? Assolutamente no! Il fatto che ci sia l'amaro in bocca è una molla di rivalsa e di sfida".
DOUGLAS COSTA - "Quando tornerò la Juve avrà preso dei giocatori che migliorano la squadra. Ora la Juve è arrivata ad un livello talmente alto che i campioni di questo spessore sono pochi. Abbiamo trovato un nuovo sistema di gioco, per andare avanti bisogna trovare quei calciatori che completino numericamente i reparti dove siamo più carenti".
4-2-3-1 - "Punto di partenza? Sì, anche se il bello del calcio è che non ci sono certezze... Magari compri giocatori per il 4-2-3-1, non trovi l’alchimia e ricambi ancora sistema. L'importante è che la squadra ottenga i risultati. La nostra sfida è migliorare la qualità del gioco e la padronanza nelle partite importanti. Nella finale, nel primo tempo non puoi andare sempre a 100 all’ora e farti prendere dalla foga. Devi alzare e abbassare i ritmi con la palla tra i piedi: in questo dobbiamo lavorare".
NORMALITA'? - "Cosa mi infastidisce? Quando dicono che per la Juventus vincere i campionati sia la normalità. In realtà vincere è sempre straordinario. La cosa che mi fa pensare è la grossa delusione dopo la finale di Champions: invece dovremmo essere orgogliosi. Da quando c'è il presidente Andrea Agnelli la Juventus ha fatto un percorso importante. Negli ultimi tre anni la Juve ha fatto tutte le partite per vincere un trofeo, fuorché la Champions l'anno scorso. Dovremo essere ancora più cattivi nell'avere una sfida dentro noi stessi. I gufi? Fa parte del gioco, sono uno stimolo in più".
LE RICHIESTE - "Abbiamo perso Pjaca, pertanto c’è bisogno di giocatori davanti. Il problema di Marko è lo stesso di Marchisio. Lo considero, ma deve passare un'annata prima che torni al top".