La Juve non è mai uguale. Di per sé, è un problema? Non necessariamente, eppure è uno dei punti forti della critica ad Andrea Pirlo, allenatore nella passata stagione senza una passata esperienza. E' arrivato Allegri e ha preso una squadra con 38 formazioni diverse nelle 38 partite di campionato. Il Maestro, infatti, non aveva mai mandato in campo per due volte di fila la stessa squadra in campionato nella sua unica stagione da tecnico bianconero: Allegri ha proseguito sullo stesso lavoro, almeno in questo senso. 

I NUMERI - La Gazzetta dello Sport riporta i numeri di questa Juve: Allegri ha cambiato 5 volte su 12 addirittura 6 giocatori da una giornata all'altra, senza mai scendere sotto i 3 cambi per giornata. A Napoli ne fece addirittura 7, ma aveva più indisponibili che convocati. Pirlo ha sempre cambiato meno, eppure viaggiava sulla scia del primo Allegri. Anche lui cambiava formazione ogni gara, 3-4 nuovi volti ogni match. Alla fine, vinse lo scudetto. 

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I PIU' PRESENTI - Solo sei bianconeri hanno superato i mille minuti stagionali. Come racconta il quotidiano, questo è frutto dei tanti cambi effettuati da Allegri nel corso della stagione, proprio come Pirlo. Dopo Bonucci, il più presente con 1254’, ci sono Szczesny (1170), Danilo (1159), Locatelli (1122), Alex Sandro (1119) e De Ligt (1018). Tutti gli altri sono compresi in un range che varia dai 900’ (Morata, il più impiegato degli attaccanti nonostante sia stato anche out per uno stiramento) ai 41’ appena di Kaio Jorge: il brasiliano è l'unico a non aver giocato una partita intera.