"Tutti parlano di tecnica e tattica, credo che nella storia del calcio non sia esistita una storia come quella subita quest'anno dalla Juve. Complimenti ai ragazzi per ciò che stanno facendo. Abbiamo obiettivi importanti, una partita non può far crollare ciò che stiamo facendo", nessuna critica di Massimiliano Allegri alla squadra, anzi. Difesa ad oltranza dei suoi giocatori. L'allenatore bianconero mai come ora si sente responsabile della situazione e vicino al gruppo. Il messaggio è chiaro, tutti uniti e compatti per il resto della stagione. 

SU LA TESTA - Dalla penalizzazione in poi, Allegri ha cambiato anche modo di comunicare e atteggiamento, molto più battagliero. Una situazione che mai nessuno ha dovuto vivere fino ad ora come più volte l'allenatore ricorda e per affrontarle serve qualcosa in più dell'ordinaria amministrazione. "Qualcuno piangeva negli spogliatoi" ha riferito. Segnale di come il filo psicologico in un momento così; in un momento in cui basta poco per sentire tutto il mondo che crolla addosso, è sottile. "Non deve crollare nulla. Abbiamo fatto 50 punti e bisogna continuare su questo", ribadisce Allegri, che sa bene quale sia il grande rischio a cui la Juve va incontro.

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IL RISCHIO - Ovvero che la squadra, perso lo scontro diretto con la Roma e più lontana dal quarto posto, non veda più obiettivi in campionato e di conseguenza si sciolga. Un rischio concreto perché la realtà dei fatti dice la Juve si trova a 12 punti dal quarto posto, con una giornata e uno scontro diretto in meno per poter recuperare. C'è ancora un Europa League e una Coppa Italia da provare a vincere e un campionato da chiudere nel migliore dei modi, Allegri lo sa.