Vincere uno scontro diretto e avere una settimana di tempo per preparare la partita successiva a differenza delle rivali, impegnate nelle coppe europee. Questa la situazione che la Juve ha vissuto  post Milan. Stessa cosa era successa dopo la bella e convincente vittoria ai danni della Lazio. In quel caso, ci fu il Sassuolo ad aspettare i bianconeri e tutti si ricordano bene come andò quel pomeriggio. Alla vigilia di Juve-Verona, Allegri è dovuto tornare su quel 4-2. Dovuto perché gli è stata fatta una domanda in merito, ma forse, è stato "contento" di affrontare questo tema.

Il tecnico ha avuto così modo di mettere sull'attenti la squadra: "L'esperienza Sassuolo ci ha insegnato qualcosa, l'euforia esterna come quella dopo la vittoria di Milano può far bene se la prendi in modo giusto, male se la prendi in modo sbagliato". Euforia, la parola chiave che era stata utilizzata anche il giorno prima della gara al Mapei Stadium, a proposito di paragoni. Una prova, quella contro il Verona, che farà capire se la squadra è effettivamente cresciuta, sul lato tecnico ma soprattutto, in questo caso, dal punto di vista mentale. 

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Anche perché, a proposito di similitudini, la Juve  può tornare, almeno per una notte, prima in classifica. Una "missione" fallita con il Sassuolo; adesso c'è una seconda chance per i bianconeri di mettere pressione sulle spalle di Milan ed Inter, impegnate con Napoli e Roma. Rispetto a quella Juve, quella delle ultime partite somiglia molto di più alla squadra solida, compatta che il tecnico chiede da sempre alle sue formazioni.  "Ero sereno anche prima del Sassuolo. Domani è diversa. Giocheremo in casa. Ci sarà l'aiuto del pubblico", ha detto Allegri in conferenza stampa. Un motivo in più per credere che questa volta la squadra non sbaglierà.