Quindi, aumento di concentrazione e più coraggio perché non è il momento di fare troppi calcoli. Non è il momento del bilancino e del braccino (corto). Si è detto che Allegri è un allenatore da giocatori formati. Può darsi. Questo farebbe capire il suo eccessivo paternalismo, che andrebbe di conserva con l'idea d'un calcio semplice, poco studiato e deregolato, da lasciare quasi del tutto agli interpreti in campo. Perciò con quest'impostazione, i calciatori dovrebbero essere forgiati dall'esperienza oltre che dal talento. Ma non sempre bastano età e tecnica perché l'allenatore deve saper valutare la qualità dei giocatori. Ce lo ha ultimamente ricordato Pirlo che scelse la Juve proprio per dimostrare al Milan e al suo allenatore di allora, Allegri, di non essere affatto finito. Si sa come andò.
Come indossano un'altra divisa i “giovani” bianconeri sembrano risorgere: vedi Soulé, vedi Weah, vedi De Winter. Iling Junior, invece, non lo possiamo vedere perché non viene mai sciolto: sta sempre al guinzaglio.
Si spera che, con la rosa ridotta, si faccia di necessità virtù e si sia costretti ad avere un po' di coraggio. Senza scelta, anche Don Abbondio lo troverebbe.