La splendida vittoria della Juventus al San Paolo contro il Napoli è anche frutto del meraviglioso lavoro tattico di Massimiliano Allegri. Il tecnico livornese, "il trasformista", come lo definisce l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, ha ridisegnato nuovamente la formazione bianconera per non sbagliare una sfida fondamentale, un match da vincere per continuare a sognare il settimo scudetto consecutivo. Da quattro anni ormai, come scrive la rosea: "compone e scompone, mescola e rimescola, inventa quando serve e, in generale, «normalizza» tutto". A inizio stagione Allegri ha riproposto il 4-2-3-1 che ha rivoluzionato ed esaltato la scorsa stagione fino alla finale di Champions League di Cardiff persa contro il Real Madrid. Poi si è reso conto che serviva un cambio di prospettiva, per sfruttare al meglio la rosa a sua disposizione, senza dimenticare i nuovi acquisti e integrando soprattutto quel Blaise Matuidi a lungo atteso e ricercato sul mercato. E' lui la mossa chiave per stendere il Napoli, mentre contro il Barcellona si è rivista la difesa a tre, per ingabbiare la qualità offensiva blaugrana prima che potesse far troppo male. Allegri conosce per filo e per segno la propria Juventus e la adatta ad ogni avversario, per renderla vincente. Aspettiamoci ancora molte soddisfazioni, se nella seconda parte di stagione saprà nuovamente trovare la chimica giusta nella rivoluzione bianconera.
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