PARLA IL MISTER - "Buongiorno a tutti, domani abbiamo ventimila persone allo stadio ed è bellissimo per iniziare il cammino in casa. Ieri, parlando con Cristiano, mi ha comunicato che non ha intenzione di rimanere alla Juventus. Non sarà convocato. Non si è allenato questa mattina. Ora parliamo della partita, che è la cosa più importante. Abbiamo iniziato non riuscendo a vincere una partita incanalata bene. Domani abbiamo l'obbligo di vincere contro una buona squadra, veloce, pimpante, con un buon calcio. Serve la partita giusta per i tre punti".
EMPOLI - "Stiamo lavorando bene, siamo dispiaciuti di non aver vinto a Udine. Sono capitati 2 imprevisti che possono capitare e non devono capitare più. Nella ripresa sbagliato molto tecnicamente come passaggi, sta migliorando la condizione fisica, poi domani giochiamo in casa, con il nostro pubblico. Bella atmosfera: bisognerà essere pronti".
DELUSO - "Non sono assolutamente deluso. Cristiano ha fatto una sua scelta. Alla Juve le cose e i giocatori passano, grandissimi campioni, grandi allenatori. Rimane la Juventus che è la cosa più importante, la base solida per i risultati. E' stato tre anni, ha dato il suo apporto, si è messo a disposizione. E ora va via, la vita va avanti com'è normale che sia".
LA SCELTA - "Avevo detto che sarebbe rimasto? Venerdì abbiamo parlato, a Udine gli ho detto della panchina. Mi aveva detto che sarebbe rimasto. Poi il mercato: è cambiata la situazione e bisogna accettare serenamente. Alla Juve rimane chi ha voglia di rimanere, è molto semplice. Abbiamo il primo obiettivo con la Champions, una squadra con margine di miglioramento".
QUESTA MATTINA - "L'ha comunicato ai compagni questa mattina. Come l'ho presa? Non mi meraviglio di niente, nel calcio c'è il mercato e le esigenze. Domani c'è l'Empoli, dobbiamo essere arrabbiati per quanto lasciato ad Udine. Abbiamo lasciato due punti, per l'imprevisto che non abbiamo saputo gestire. Anche questa esigenza di Cristiano di non giocare nella Juve veniva vissuta in un altro modo con i tre punti. Alla fine ciò che conta sono i risultati. Dobbiamo farli da adesso in avanti senza un giocatore importante".
LOCATELLI - "Una cosa che è certa, la formazione che so è quella col Napoli. Quella di domani non la so. Non so se vanno via i sudamericani, non c'è bisogno. Padoin? In gran forma".
KEAN - "Kean è stato alla Juve, però parlare di giocatori al Psg o altrove non ha senso. Giochiamo domani, cerchiamo di vincere domani, poi tre giorni per pensare al mercato".
MODULO - "Dipende dalle caratteristiche dei giocatori, abbiamo giocatori con caratteristiche estemporanee. Chiesa, Kulusevski, lo stesso Dybala. Ci adatteremo a seconda di chi gioca. I ragazzi sono giovani e c'è da migliorare. E' un percorso che bisogna fare attraverso le vittorie, aiutano nell'autostima, nel morale, non si può avere tutto da zero a dieci. Un passetto alla volta cercheremo di arrivare a dieci. Sono stato molto contento della prestazione a Udine. Dispiaciuto perché non abbiamo saputo gestire l'imprevisto".
RABBIA - "Dobbiamo fare una partita aggressiva, in casa, gli alibi sono per i perdenti e per i deboli. Bisogna fare una partita giusta, come a Udine. Ma cercando di migliorare".
MORATA - "Sta bene! Chiesa? Un attaccante, poi può giocare esterno o nel mezzo, ma è un attaccante".
POST RONALDO - "I gol? Parlato prima, Dybala, Morata, Kulusevski, Bernardeschi, Rabiot, che l'anno scorso ha fatto tre gol e non può fare tre gol. McKennie anche. I difensori dovranno fare gol. Ci sarà migliore distribuzione. Bisogna migliorare i singoli giocatori. Con serenità e voglia di lavorare".