ZAMBRUNO - "Iniziamo da un'altra cosa: domani è l'ultima telecronaca di Enrico Zambruno, dopo 14 anni di telecronache. In bocca al lupo per la nuova avventura. Grazie di tutto".
IL DERBY - "Sempre la stracittadina, importante per noi e per loro. Per noi soprattutto. Dobbiamo continuare la scalata, il Bologna ha battuto l'Inter e abbiamo il Bologna a 3 punti e bisogna cercare di riagguantarlo, provando a continuare sui punti fatti in campionato. Per ora 47. Bisogna cercare di incrementare quei punti fatti in campionato. Cammino lungo, la partita è molto complicata. Il Torino è una squadra preparata, con buone qualità Sono molto aggressivi".
BONUCCI - "Leo sta molto meglio, sono contento. Già Ha ripreso confidenza col campo, tra La Spezia e la Francia. Ha passato un lungo periodo di inattività. Sta bene, ma momentaneamente domani sarà vicino a me. Già riaverlo è molto importante. Da qui alla fine abbiamo tante partite, c'è bisogno di lui ed è comunque ancora il capitano della Juventus".
COSA TEME DEL TORINO - "Il Torino... le squadre Juric sono molto specifiche nel giocare. Aggrediscono molto, attaccano molto, danno molta pressione. Diventano partite di grande intensità, dobbiamo essere bravi a calarsi in queste partite, a calarsi nella realtà della partita. Se pensiamo di giocare in punta di piedi, rischiamo di prenderle. Dobbiamo capire l'importanza della partita- La nostra forza dev'essere quella dei piccoli obiettivi. Domani dobbiamo cercare di raggiungere il Bologna, Torino permettendo".
LA VERA JUVE - "Questa partita ha il valore che deve avere. La classifica, indipendentemente da ciò che succede fuori, noi dobbiamo fare i punti per rimanere nelle prime 4. Il -15 non è roba nostra. Ora la squadra ha fatto 47 punti, togliendo i 2 con la Salernitana, che era finita... era 49, ma facciamo 47. Momentaneamente siamo nelle prime 4, con una partita in meno. Domani è difficile da giocare, la squadra, ripeto fino alla noia, in Champions ha fallito, sbagliando la qualificazione ma l'accettiamo perché può succedere. A parte Milik, torna dopo la sosta, e avevo dimenticato Miretti, a disposizione dopo il Torino quindi a Roma, tutti sono arruolabili. Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare: a dire che Pogba, 315 giorni dopo l'ultima partita giocata, non convocato ma giocato, a dire che può fare il titolare della Juve ed è completamente recuperato, ce ne passa. Chiesa che è 10 mesi che non gioca e che fa una partita e mezzo e poi si ferma una settimana... averlo con continuità ci vorrà tempo e pazienza. E' la normalità. I giocatori sono esseri umani, sono ragazzi, hanno infortuni e non è che la macchina, giri la chiave e riparte, va alla stessa velocità. Bisogna farli crescere di condizione".
PAREDES - "Leandro finora ha alternato prestazioni buone a meno buone. Ha giocato molto. Ha fatto 15 presenze in campionato, un periodo in cui si è fatto male, 4 in Champions, ha giocato in Coppa Italia e due presenze in Europa League, di cui una da titolare. Importante per noi, come tutti, sono giocatori che devono dare una mano, abbiamo obiettivi da raggiungere".
VLAHOVIC - "Il lavoro di sabato con Dusan, l'avete visto perché era a porte aperte, ma se non sono io è lo staff a farlo coi difensori, coi centrocampisti, con gli attaccanti, per andare a migliorare le caratteristiche dei singoli giocatori. Dusan ha tutto il tempo per migliorarsi. Da allenatore ho avuto tanti esempi nella mia carriera. Chiellini ha finito di giocare con un sinistro delizioso, voleva migliorarlo quel sinistro che tutti dicevano non fosse buono. Invece alla fine riusciva a calciare anche a 40 metri, con tranquillità, è allenamento ripetitivo".
SHOCK - 15 - "Superato? La squadra ha superato il -15. Ripeto: dopo Bergamo con l'Atalanta, e la reazione post Napoli, perché è successo in quella settimana lì, con l'Atalanta abbiamo avuto una reazione e col Monza un rimbalzo verso il basso. Poi la situazione si è assestata nelle difficoltà. Abbiamo ben chiare le due cose, ripeto. Abbiamo mini obiettivi: prendere il Bologna a 35, nello stesso tempo la squadra non deve perdere certezze, la squadra che ha fatto - ripeto - 47 punti e dobbiamo continuare a lavorare su quello. Come gruppo lavoro, dobbiamo cercare di arrivare alla fine della stagione avendo fatto i punti che ci consentono di arrivare nelle prime 4. Al netto delle sanzioni, di quello che è successo e succederà... non lo so! Abbiamo partite da giocare, una semifinale di Coppa Italia, campionato, gli ottavi di Europa League contro i quarti in Germania. Più andiamo avanti in Europa League e più riempiamo il calendario".