PRESENTAZIONE - "Solo per un saluto, un bentrovato, ora inizia la stagione e il divertimento".
FORMAZIONE - "La squadra ha lavorato bene per questo mese, ora conta la partita di domani sera. La prima incuriosisce, contano i tre punti, contro un Sassuolo che ci ha battuto in casa. E' una squadra tecnica e bisogna fare una bella partita. La prima non avremo la condizione massimale, ma serve giocare di squadra. Stadio pieno, ci vuole grande entusiasmo. Da parte di tutto l'ambiente. Abbiamo fuori Rabiot e Kean per squalifica, ci sono situazioni da rivedere, chi salta la prima per l'ammonizione dell'ultimo anno è da rivedere. Ne va dello spettacolo e del bene delle squadre, indipendentemente dal fatto che sia la Juve. Un conto è un rosso alla fine, saltare una partita per somma di ammonizioni dopo 38 partite che non c'entrano più niente... bisogna riflettere e valutare. Questo è il mio parere. Degli indisponibili, Szczesny è in recupero, Aké frattura del perone, Pogba che sappiamo tutti il problema e speriamo di averlo il prima possibile. Chiesa sta lavorando e vediamo di averlo al massimo a gennaio. Arthur con un problema alla caviglia, si è presentato con un problema di mercato. Poi ci sono voci di mercato e non è disponibile. Kaio, poi, si è operato e questo è quanto. Gli altri ci sono. McKennie c'è".
VLAHOVIC - "Sta bene, è rientrato dopo quel problema che ha avuto quest'estate, a fine campionato. Ma è normale che ci vuole pazienza. Dall'inizio, da quando ha ripreso, sta decisamente meglio. Ha tutte le possibilità per fare una grande stagione. Sicuramente la farà".
SCUDETTO - "Milan e Inter? Loro hanno tre punti, noi zero. Bisogna essere bravi a rimanere con loro. Milan e Inter sono avanti, la Roma mi incuriosisce, credo che Mourinho abbia fatto un ottimo lavoro. Acquisti mirati, sono stati bravi. Domani primo test importante, rispetto agli anni precedenti cambia una cosa: senza sosta, l'obiettivo era essere a marzo tra le prime per la volata scudetto e per il primo turno di Champions. Quest'anno il primo campionato finisce il 13 novembre, quindi c'è da essere tra le prime 4 il 13 novembre per stare a contatto e poi passare il turno di Champions. Abbiamo 21 partite, bisogna fare bene. Ora le ultime due settimane di lavoro, poi giochiamo ogni tre giorni. Ma è anche bello giocare ogni 3 giorni".
DIFESA A 4 - "L'ultima volta che abbiamo difeso a 3... non la ricordo. Magari in costruzione a 3, ma difficilmente a 4. Sempre fatto. Barzagli disse: 'mister, smetto! Così non faccio più il terzino'. Mai difeso così, sono contento di Bremer. E' un ottimo giocatore. E' un ragazzo che tutti i giorni viene per migliorare, lo sta facendo e sono contento".
MCKENNIE TITOLARE - "Lo buttiamo in campo, poi vediamo".
DI MARIA - "Va sfruttato per le sue caratteristiche, di un livello nettamente superiore alla media. Bisognerà essere bravi a cercarlo, a metterlo nelle condizioni di fare assist".
RESPONSABILITA' JUVE - "Ripeto: la società ha lavorato molto bene, ha sostituito quelli che sono partiti. La Juve ha fatto un'ottima stagione. Ci chiamiamo Juventus, venivamo da 9 anni di vittorie e dobbiamo vincere tutti gli anni? Non è così. C'è un cambio generazionale, si ripete quanto detto l'anno scorso. Ognuno interpreta le cose come vuole: se le cose sono chiare, dice giusto. Altrimenti dice robe sbagliate. E' molto semplice. Bisogna avere l'umiltà di accettare la situazione. Abbiamo fatto 10 punti in meno al Milan, non conto quelli dopo il quarto posto, mentalmente abbiamo mollato. Con pazienza e lavoro, ci arriveremo. L'anno scorso siamo partiti con il dovere di puntare a vincere. Poi brutta partenza... è un altro campionato, abbiamo il dovere di puntare a vincere, sapendo che altre squadre hanno fatto meglio di noi. Deve essere uno stimolo, cercare di fare meglio delle altre. E' molto semplice. Bisogna essere pratici nella vita".
ENTUSIASMO - "Ci può far bene questo clima, ci può dare consapevolezza che serve qualcosa in più per vincere. Mi hanno insegnato che nel calcio conta solo vincere le partite. Bisogna lavorare in silenzio, anche sull'atteggiamento. Con l'Atletico non abbiamo vinto un contrasto, così è difficile che vinci. I duelli aerei. Se ti scontri con queste squadre così, diventa difficile. Bisogna avere grande entusiasmo, sapendo che ci sono difficoltà. Ma ci sono sempre, perché vincere non è una cosa normale. Bisogna avere rispetto dell'avversario, togliere la presunzione, nessuno ci regala niente. Ogni giorno, quanto fatto, nessuno lo toglie: è nel museo della Juventus. Chi l'ha fatto rimane nella storia. Domani siamo tutti in discussione, tutti. Tutti. Conta il rettangolo verde, c'è da vincere delle partite e non mandare missili sulla Luna. Con entusiasmo, voglia, tenendo il profilo molto basso. Ci sono molti trionfalismi".
RISPOSTA A DE LIGT - "Alzare l'asticella? Un passetto alla volta, poi le cose cambiano. Il 10 gennaio eravamo morti l'anno scorso, poi il girone di ritorno straordinario, fino all'Inter la media era impressionante. Lì è finita la stagione. Abbiamo rincorso la partenza sbagliata. Ci vuole molta attenzione, ora le partite sono diverse. Tra 1 mese e mezzo tutti saremo in condizione. Ecco perché domani ci vuole la partita giusta, da Juventus".