Dal possibile esonero fino a diventare il punto di riferimento da qui ai prossimi mesi; in poco tempo è cambiato tutto per Massimiliano Allegri. L'allenatore della Juve, che ha vissuto a inizio stagione il momento più delicato e critico dei suoi sette anni da tecnico bianconero, si ritrova improvvisamente ad avere un ruolo cruciale all'interno del mondo Juve. Fino a poco tempo fa infatti, si pensava che la pausa per i Mondiali sarebbe potuto essere il "pretesto" giusto per esonerarlo. Poi i risultati nelle ultime settimane, con le sei vittorie consecutive hanno cambiato notevolmente lo scenario. Quanto successo pochi giorni fa, con le dimissioni di Andrea Agnelli e Pavel Nedved, mettono l'allenatore livornese in una posizione mai avuta prima. Le responsabilità sul piano tecnico saranno ancora di più tutte sulle sue spalle ma il ruolo che avrà andrà oltre quelle di un semplice allenatore. 

Juve, la top 11 dell'era Agnelli
DALLA FIDUCIA DI ELKANN ALLE NUOVE RESONSABILITA - "Abbiamo un grande allenatore di esperienza come Massimiliano Allegri", ha detto John Elkann nella giornata di ieri. Una fiducia ribadita quindi in maniera chiara. Ad Allegri, come scrive la Gazzetta dello Sport, non toccherà solo il ruolo di rasserenare i giocatori, isolandoli dalle voci e convincendoli a concentrarsi sul lavoro. Il tecnico bianconero dovrà anche essere rappresentativo, delle proprie idee calcistiche ma anche di istanze più profonde: dalle scelte tecniche ai rapporti con l'esterno, dal confronto con gli avversari a quello con gli arbitri. Il campo quindi, e i risultati che la squadra dovrà ottenere da gennaio in poi, ma anche tutto il resto, Allegri è chiamato a grandi responsabilità.