Il calcio italiano viaggia ancora nell'incertezza più totale, in attesa di capire quando si potrà riscendere in campo. C'è chi vorrebbe farlo subito, come la Lazio con il presidente Claudio Lotito e il suo portavoce Arturo Diaconale. I bianconcelesti proprio non mandano giù il fatto di un campionato interrotto sul più bello quando la squadra di Inzaghi era a -1 dalla Juventus con la possibilità concreta di vincere lo scudetto a 20 anni esatti dall'ultima volta.

DIFFERENZE - Il presidente della Lazio ha fatto capire la sua posizione: Lotito vorrebbe almeno che la squadra si allenasse, ma se i giocatori si dovessero rifiutare di andare a Formello in un momento delicato come quello attuale, la società potrebbe attuare il taglio degli stipendi. Discorso diverso rispetto al mondo Juve, nel quale tutti insieme, staff e giocatori, hanno deciso di andare incontro al club decidendo di rinunciare a quattro mesi di stipendio (da marzo a giugno) su iniziativa partita dai leader Bonucci, Chiellini e Buffon. Due mondi dello stesso pallone, che speriamo ricominci presto a rotolare sui campi da calcio.