Il tema juventino che fa parlare maggiormente i giornali sportivi italiani oggi è l'attacco. Per la precisione, la coppia che questa sera Andrea Pirlo schiererà là davanti contro il Verona. Paulo Dybala e Alvaro Morata, amici fin dalla prima esperienza dello spagnolo in bianconero. L'ultima volta che hanno giocato insieme da titolari risale a febbraio 2016: Juventus-Napoli, quando ancora non c'erano il Covid e le Asl a impedire che quella sfida si giocasse. A risolverla però fu un altro attaccante, il subentrato Simone Zaza, con quell'indimenticabile gol nel finale di gara.

CONFRONTO DI EPOCHE - Quel Juve-Napoli di Zaza ci ricorda implicitamente che con Max Allegri Dybala e Morata erano più alternativi che complementari. Scrive la Gazzetta: "Dybala, appena arrivato dal Palermo, si guadagnò presto il posto fisso, mentre lo spagnolo venne scavalcato presto da Mandzukic e diventò soprattutto un subentrante. Stavolta Alvaro si è preso la rivincita: da quando è arrivato è sempre stato titolare e in Coppa non ha fatto rimpiangere Ronaldo (che spera ancora di sfidare Messi: serve un tampone negativo entro martedì); 237 minuti giocati finora contro i 35 del diez. Dybala stasera cercherà con il Verona il primo gol stagionale: non segna dal derby del 4 luglio e magari sarà proprio l’amico Morata, che nel 2015 contro la Roma fece partire il contropiede da cui nacque il suo primo gol juventino in campionato, ad aiutarlo a sbloccarsi".

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LA GRAN RISPOSTA - Anche quest'anno tra Morata e Dybala ci sarà un terzo... molto ma molto incomodo: il già citato CR7. Stasera Pirlo, 1716 giorni dopo quel Juve-Napoli allegriano e zaziano, proverà a capire se il tandem tra Alvaro e la Joya sarà solo una soluzione tampone (già, un tempo questo termine si utilizzava per ben altri motivi) o se l'intesa tra loro due non si limiti al fuori campo ma possa dare risultati esplosivi contro le difese avversarie.