Daniele Orsato, l'uomo che fece perdere lo scudetto in albergo al Napoli. Colui che graziò Pjanic non ammonendolo una seconda volta in quell'Inter-Juventus di aprile 2018. Da lì se ne dissero di ogni, da lì si scatenarono polemiche (e servizi delle Iene) che durano tuttora. Da lì Orsato è rimasto con l'etichetta di "amico della Juve (e di Pjanic)".

PREMESSA - Forse, nel derby di oggi vinto in rimonta dai bianconeri per 2-1 sul Torino, il direttore di gara veneto (che nel frattempo ha diretto match della Juve altre 6 volte, derby odierno compreso) avrà pensato che potesse essere una bella occasione per far vedere come lui non sia affatto amico della Vecchia Signora. Nel primo tempo Ansaldi salta scomposto e sfiora col braccio nella propria area su un corner juventino dalla destra: niente rigore. E ok.

Juve-Torino 2-1, la MOVIOLA: Orsato non vede un rigore e grazia Lukic e Rincon
SVOLGIMENTO - La Juventus intensifica il forcing per cercare il pari: lo trova, ma dopo il richiamo all'on field review da parte di Mazzoleni, Orsato ritiene che Bonucci (in netto fuorigioco, sia chiaro) ostacoli il difensore granata Lyanco. Rete di Cuadrado annullata. Infine arrivano gli ultimi 20 minuti di partita, il pareggio e il ribaltamento del risultato iniziano a farsi sentire nell'aria... e iniziano i due pesi e due misure: De Ligt ammonito per un intervento duro ma sul pallone (cambio improvviso nel metro di giudizio arbitrale), Lukic aggredisce la caviglia di Bentancur col piede a martello e viene solo ammonito (qualcuno ha detto "Chiesa espulso a Crotone"?), Rincon rifila un pestone a Dybala e non viene ammonito, infine Lukic fa un altro fallo su Bentancur e il secondo giallo (dopo l'arancione di prima) non arriva...

MORALE - Al che Pirlo azzarda una discussione civile con Orsato, Pinsoglio fa rimostranze un po' meno pacifiche e per lui invece scatta il rosso diretto dalla panchina. Ma tanto ci pensa Leonardo Bonucci a metter dentro il gol vittoria. Puoi negare rigori, annullare gol e graziare i fabbri, ma la differenza tra la Juve e l'Inter è che il risultato ce lo si va comunque a guadagnare, sul campo, fino alla fine.