LA DIFESA – Equilibri. Di questo parla da mesi Sarri in conferenza stampa, mancano equilibri. Nonostante a prendere gol non sia praticamente mai la Juve col tridente, le reti subite sono tante da preoccupare, il doppio dell'anno scorso: 17 in 17 giornate in campionato, 24 in 24 partite disputate complessivamente, la scorsa stagione erano 8 in serie A e 12 in tutto. Dopo la sconfitta in campionato con la Lazio, ecco che Sarri ha già cambiato tutto: fuori De Ligt per Demiral, fuori Cuadrado per un terzino naturale, Bonucci spostato sul centrosinistra. Ma l'anno nuovo dovrà riportare tutto al suo posto, sperando che tutto torni a posto. Anche perché De Ligt non potrà stare fuori, soprattutto considerando quel turnover differente che ci sarà dal momento in cui tornerà a pieno regime Chiellini, per quanto Demiral sia stato tra le poche note positive dell'ultima fase di 2019. E la qualità di Cuadrado in fase di spinta sembra difficilmente sostituibile.
IL CENTROCAMPO – A centrocampo poi è un continuo sperimentare. A gennaio non ci sarà Bentancur se non in Coppa Italia, Emre Can è sempre più vicino alla cessione, Khedira è infortunato. Sarà quindi Rabiot a dover reagire da subito, andando a comporre il centrocampo anti-Cagliari, Roma e Parma al fianco di Pjanic e Matuidi. Dal francese dipenderanno tutti quegli equilibri di cui Sarri parla sempre e comunque, tridente o non tridente.
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