Queste le parole di Amadeus, conduttore del Festival di Sanremo, intervistato da soccermagazine.it: "Questo è un Paese che ti chiede di rinnovare, ma quando poi rinnovi a volte critica il rinnovamento e dimentica il passato. A volte c’è una sorta di ingratitudine, ma anche verso i cantanti perché poi se alcune persone non li hanno messi in condizioni di essere ancora attuali rischiano sempre di essere un po’ accantonati. Così vale anche per i grandi campioni. È un peccato che campioni come Del Piero e Totti non abbiano un ruolo fondamentale. Probabilmente devono “staccarsi” dal luogo dove sono, Del Piero in parte l’ha fatto. È un peccato che non siano stati valorizzati soprattutto dalle proprie società, come nel caso della Roma. Credo che Totti appartenga alla storia della Roma, ha scelto di rimanere a Roma in tutta la sua carriera. Certo, sarebbe bello vederli in ruoli ben più importanti. Non tutti diventano come Javier Zanetti all’interno della società, con un ruolo di vice-presidente, o comunque ricoprono un ruolo importante come è capitato ad altri: Nedved alla Juventus, Zidane addirittura come grande allenatore… Purtroppo non sempre è scontato che un grande campione poi possa assolutamente essere protagonista in un altro ruolo".