A tutto Carlo Ancelotti. Durante il programma Tiki Taka – La Repubblica del pallone condotto da Chiambretti, è intervenuto il tecnico dell’Everton, occasione in cui si è soffermato anche su Andrea Pirlo: “Non ha bisogno di consigli ma gliene voglio dare uno: se deve affondare che affondi con le proprie idee e non con quelle degli altri”.

SU CRISTIANO RONALDO - “Non è mai successo che gli dicessi di non giocare perché è un giocatore più bravo degli altri. Non bisogna essere degli scienziati per capirlo”.

SUGLI ESONERI - “L’esonero fa parte del nostro mestiere, non è una iattura. Quando le cose non funzionano bene tra un allenatore e una società è giusto chiudere. Se le cose funzionano bene si riescono a gestire le situazioni più difficili ma non deve essere un matrimonio forzato. L’esonero non si capisce, l’allenatore è sempre l’ultimo a saperlo. Ci sono delle sensazioni ma fino a che non c’è la notizia ufficiale non lo sai. Nel 2007 al Milan ogni volta si diceva sempre che dovesse essere la mia ultima partita e poi abbiamo vinto la Champions. Un allenatore perde solo tempo a pensare al suo esonero: deve pensare solo a fare il suo lavoro”.

Avv. Napoli: 'Fiduciosi, giocheremo con la Juve. Caso unico, salute conta più del calcio'
SUL NAPOLI - “Il Napoli è stato un bell’ambiente, una famiglia. Napoli è una bellissima città, con tante contraddizioni. Non avevo mai vissuto al sud ed era un’esperienza che valeva la pena fare”.

SU IBRAHIMOVIC - “Quando è andato a giocare in America ho pensato che fosse ai saluti finali. E invece faceva gol in tutte le partite. Ora è tornato in Italia, pensavo fosse la fine e invece anche qui fa gol ogni domenica. È immortale, come Cristiano Ronaldo. Continuare a giocare è facile ma loro non giocano e basta, segnano sempre e fare sempre gol non è così semplice. Volevo Ibra al Napoli? Chiedetelo a lui”.

SUL MILAN DI PIOLI - “Il Milan ha fatto dei passi da gigante ultimamente. Ai rossoneri manca ancora qualcosa per essere al livello di Juventus ed Inter, ma non bisogna dimenticare che questa è una stagione strana per tutti i campionati in Europa, dove vedo risultati abbastanza sorprendenti. Ci sono in testa squadre che nessuno avrebbe mai detto all’inizio della stagione. Tutto può succedere”.

SU GATTUSO - “Gattuso ha carattere, si è fatto le sue esperienze e mi aspettavo potesse fare un ottimo lavoro. Rino ha le capacità per farlo”.

SUL RITORNO IN ITALIA - “Comincio a diventare vecchiotto…”.

SULLE ESPERIENZE JUVE E NAPOLI - “Sono tutte esperienze dolorose che passano però nel giro di un attimo. Bisogna guardare avanti. Alla fine di tutto saranno sicuramente di più i ricordi belli di quelli negativi. Il calcio è una mia grande passione ma tale rimane. Ci sono cose più importanti nella vita, soprattutto in questo periodo”.

SU TOTTI - “Sì, mi sarebbe piaciuto moltissimo però forse chiedevo troppo”.

SUL SUO MODO DI ALLENARE - “È un discorso complicato. Nella mia vita, fortunatamente, nessuno ha mai usato la frusta contro di me, né mio padre, né i miei allenatori. Se una società mi sceglie per usarla ha sbagliato indirizzo”.