Purtroppo la vicenda che, sulla pelle di Patrik, sta portando a un braccio di ferro e a colpi di minacce legali tra la Juventus e la Sampdoria viene come al solito strumentalizzata dai dietrologi ortodossi i quali sono inclini a vedere sempre l’inganno e l’intrigo dietro ogni evento. La teoria dei malpensanti sarebbe quella di un dissapore tra Nedved, mentore del giocatore doriano, e il tecnico Max Allegri il quale non gradirebbe l’arrivo di Schick. Nulla di più fasullo e per un motivo molto semplice. Il tecnico livornese non ha mai avuto l’abitudine di mettersi in mezzo sulle questioni di mercato. Non almeno per quelle in entrata visto che, come insegna la vicenda di Bonucci, per le uscite cui pensa lui. Allegri prende ciò che la società gli consegna e con quello lavora.
Schick, va detto subito, non è un malato grave. In base a ciò che risulterebbe dalle analisi e con rispetto della privacy pare che il giocatore abbia contratto un virus che gli sta provocando le disfunzioni accertate. Si tratterebbe, quindi, soltanto di avere un poco di pazienza e di attendere che le cure alle quali verrà sottoposto facciano il loro effetto. La Juventus, che ha fortemente voluto il campioncino doriano, dovrebbe dunque agire in questo modo rispettando gli accordi e semmai aiutando Schick a venir fuori da questo impasse. Già fece una cosa simile Boniperti il quale, dopo che a Virdis venne diagnosticata una mononucleosi, non lo rispedì a casa ma aspettò che guarisse. Per non parlare di Massimo Moratti il quale addirittura fece operare di tasca sua Kanu il quale aveva una grave, lui sì, malformazione al cuore. Un cuore che anche Andrea Agnelli deve dimostrare di possedere.