Ansu Fati, talento del Barcellona che pochi giorni fa ha incontrato la Juventus in Champions League, ha parlato a Tuttosport in occasione della nomina per il Golden Boy: "Molto emozionato. Alla fine il fatto di essere nominato per un premio così importante è qualcosa che entusiasma tutti noi. Ma bisogna continuare a lavorare ogni giorno affinché possano succedere cose belle come questa". 
 
RIVALI - «Basta leggere la lista dei venti finalisti per rendersi subito conto che tutti i giocatori nominati sono molto bravi. Tutti hanno fatto un grande campionato con i propri club e le rispettive Nazionali. Tutti siamo vincitori per il semplice fatto di essere nell’elenco finale». 
 
DA AGUERO A MESSI E POGBA
- «Immaginati! Sarebbe un vero onore far parte di questa lista prestigiosa, ma come ho detto prima non è qualcosa che mi ossessiona, semmai un traguardo per cui continuare a lavorare ogni giorno. È da tanto tempo che lo seguo. È uno dei premi più importanti a livello individuale che un giovane possa ricevere. Lo hanno vinto i migliori calciatori del mondo. Messi tra i primi, quando io ero un bambino. È un sogno poter far parte della lista finale dei candidati». 

Pirlo, che disastro! È la peggior partenza di un nuovo allenatore alla Juve
NUOVO BARCELLONA - «Abbiamo incominciato da poco a lavorare con lui, ma ci stiamo adattando alle sue idee e al suo staff. Devo sottolineare che stiamo lavorando molto bene». 
 
NUOVO MESSI - «Non mi fisso su queste cose. Sono focalizzato ad allenarmi ogni giorno e a imparare. Sto realizzando un sogno e lavorerò per continuare in questa direzione. Talento? Ah ah, non saprei... Ma in famiglia siamo sempre stati molto appassionati di calcio. Mio papà Bori e mia mamma Maria Lourdes sono stati entrambi calciatori in Guinea Bissau, il mio Paese natale. E mio fratello maggiore Braima ha giocato con me nella cantera del Barça. Ho sempre voluto seguirlo: ha un talento incredibile e ci siamo aiutati a vicenda in casa, allenandoci insieme. Credo di essere nato con un pallone sotto le gambe, eh eh... Come ho detto prima, i miei genitori giocavano a calcio e io come tutti i bambini giocavo per le strade con i miei amici e mio fratello Braima, fino a quando sono entrato nei settori giovanili di diversi club. Il calcio mi ha sempre “encantado”. E mi diverto tanto a giocare».