Si è chiusa per il momento la vicenda di Raffaello Ciccio Bucci. E si è chiusa con un'archiviazione. L'ex Ultras, dipendente della Juventus e collaboratore dei servizi segreti, morto cadendo da un viadotto di Fossano il 7 luglio del 2016, è stato oggetto di tre anni di indagini e decine di interrogatori, oltre alla riesumazione del cadavere. Il procuratore capo di Cuneo, Onelio Dodero, ha depositato nei giorni scorsi la richiesta di archiviazione, in quanto "Non è dato sapere con chi e se ebbe un influsso determinante sulla scelta finale". 

IL PARTICOLARE - Il giorno prima dell'interrogatorio con il pm di Torino che stava indagando sulle infiltrazioni della 'ndrangheta nella curva Juve, Bucci aveva incontrato il leader dei Drughi, Dino Mocciola, insieme al braccio destro Salvatore Cava. Entrambi erano a processo per le pressioni fatte sulla Juve al fine di ottenere biglietti e abbonamenti. A confermarlo è stato lo stesso Cava. "Ci siamo recati allo stadio juventino per questioni relative alla tessera del tifoso e nell'occasione, Bucci ci disse che ci avrebbero arrestato tutti; io chiesi la ragione e lui mi disse 'Ma se mi chiamano cosa devo dire?' e Mocciola gli rispose se ti fanno delle domande dì la verità su tutto", le sue parole agli inquirenti. Due anni prima, Bucci era scappato da Torino dopo essere stato picchiato, ma il capo dei Drughi aveva sempre negato. "Mi ricordo che un giorno dell'estate 2016 io ero andato alla stadio della Juventus in quanto c'era la presentazione ufficiale di un giocatore appena acquistato dal Barcellona e forse vidi Bucci e Cava: però io non mi ricordo del dialogo che Cava riferisce, anche se appare del tutto a mio favore". 

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NESSUN OMICIDIO - L'ex moglie di Bucci ha sempre insistito sull'impossibilità che l'uomo si sia suicidato. Come racconta Repubblica, in qualche modo i pm di Cuneo hanno però stabilito che il gesto l'ha compiuto il solo Bucci. Difficilmente, per loro, gli uomini dei servizi con i quali collaborava hanno avuto tempo di farlo: i tabulati li collocalno nelle stesse zone per pochi minuti, resta strana l'interruzione delle intercettazioni interrotte proprio quella mattina. Lo stesso Cava - che sostiene di non averlo visto - è stato nella zona dello Stadium, mentre Bucci si è mosso tra il centro e Torino sud. L'unico su cui non c'è certezza è Dino Mocciola, con i quali erano naturalmente burrascosi.

IL BORSELLO -
I PM hanno inoltre scoperto un altro mistero: Bucci, la sera prima della tragica morte, andò a casa della moglie con la sua Jeep. Ma non rimase in zona: a confermarlo i movimenti del cellulare. Probabilmente non era da solo, in quelle ore potrebbe aver subito le minacce e perso il borsello poi ricomparso solo settimane dopo la suamorte nella sua auto, riportato poi nella sede della Juve da alcuni dipendenti della società. Un mistero che il collaboratore di Andrea Agnelli non ha saputo chiarire.