Nei giorni scorsi, intervenendo ai microfoni di MadeinBo Tv, aveva smentito categoricamente i contatti con altri club parlando di "fake news", pur ammettendo che sul mercato "niente è impossibile". Oggi la sua voce è riportata da Tuttosport, che lo ha intervistato per provare a fare il punto della situazione. Danijel, fratello e agente di Marko Arnautovic, balzato in cima alla lista della Juve come vice di Dusan Vlahovic, ha detto la sua sul recente passato e sul possibile futuro dell'attaccante austriaco, 33 anni di esperienza e 192 centimetri di forza fisica, con 15 gol all'attivo nell'ultimo campionato. Ecco alcuni estratti delle sue dichiarazioni:

VOCI - "Quando è tornato in Italia, un sacco di gente diceva che mio fratello non era pronto perché aveva trascorso due anni in Cina. Erano in tanti a pensare che Marko non fosse più al top fisicamente e mentalmente. Ecco, adesso la stagione è finita e mio fratello ha dimostrato di essere ancora un giocatore di alto livello. Uno che può ancora fare la differenza in qualsiasi squadra. È normale che ci siano voci di grandi club come la Juventus!". 

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CON DUSAN - "Vlahovic è un attaccante giovane di alto livello ed è sempre bello vedere un talento che si impone in questo modo. A Dusan, che ha soltanto 22 anni, porterebbe dei benefici avere accanto un giocatore con l’esperienza di Marko". 

MERCATO - "Nel calcio tutto è sempre possibile... Non si sa mai cosa succederà. Questo è il calcio e questo rende il mondo del pallone così interessante". 

MIHAJLOVIC - "Sinisa è una persona incredibile. Oltretutto, tanto per Marko quanto per me è stato un idolo assoluto. Quando eravamo bambini lo guardavamo sempre. Adesso, come allenatore e come persona, conta tanto per mio fratello. Se Marko ha segnato 15 gol e ha disputato un’eccellente stagione con il Bologna i meriti sono anche di Mihajlovic". 

BOLOGNA - "L’accoglienza è stata calorosa fin dal primo giorno e la qualità della vita a Bologna è molto alta. La gente è rilassata e la città, oltre che bella, è a misura di famiglia. Anche il club ha fatto sempre il massimo per Marko. Diciamo che è stato un incontro perfetto". 

INTER - "In quel momento era giovane e passò da una piccola città dell’Olanda, Enschede, alla grande Milano. Era tutto nuovo, tutto pazzo. Marko è cresciuto parecchio come persona: ha giocato in Germania, Inghilterra, Italia e Cina facendo tante esperienze di vita. Adesso è un uomo completamente diverso rispetto a dodici anni fa".