INFORTUNI - "È difficile fare previsioni, molte variabili non sono noti. L'affaticamento delle giocatrici lo motioriamo quotidianamente e ci preoccupa. Se ci avesse condizionato non avremo giocato. Il numero di infortuni è elevato, le nostre calciatrici che continuano a giocare hanno un carico notevole".
ASSETTO DI GIOCO - "Non si può dare nulla per scontato, una delle mie più grandi rifelssioni dopo lo United è che quando si cambia si mette una squadra diversa in campo, si deve ripartire dalle basi. Il tipo di approccio che dobbiamo adottare è questo, non dobbiamo dimenticarci delle basi, dobbiamo lavorare per gradi. Prima del Manchester ho fatto qualche errore che ora abbiamo aggiustato e non ripeteremo contro la Juventus".
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PRESSIONE - "La responsabilità in una squadra è sempre condivisa e mai individuale, il risultato è sempre della squadra e non dei singoli. Poi spetterà a me scegliere chi mettere in campo per ottenere il miglior risultato possibile, è una sfida che dobbiamo necessariamente affrontare".
JUVENTUS - "Sono una squadra molto competitiva, un club che ha dimostrato nelle ultime stagioni quanto siano competittive in Europa. Abbiamo grande rispetto e siamo consapevoli che dovremo garantire un'ottima prestazione per portare a casa il risultato".
FASE POSITIVA - "Siamo qui per fare del nostro meglio. Vogliamo offrire una prestazione diversa come squadra rispetto a quella contro il Manchester. Domani è un'ottima opportunità per rimetterci in carreggiata".
TIMORE GIOCATRICI JUVE - "Io innanzitutto mi concentro sulle mie giocatrici, ho sentito degli infortuni delle giocatrici della Juventus. Spero di poter vedere nuovamente Sara Gunnarsdottir che è fuori e rappresenta ciò che è importante per il calcio".