La Juve vince ma non convince al Castellani, o meglio, lo fa solo dalla metà campo in su. Quella che si è vista ieri sera è stata senza ombra di dubbio una squadra più organizzata e con le idee ben più chiare rispetto a quella che si è vista nella sfida de La Ceràmica a Vila-Real. Manovre di gioco fluide e quasi sempre letali per la difesa empolese che, a sua volta potrà contare sugli errori grossolani della retroguardia schierata davanti alla porta di Szczesny per tenere in vita una gara che sembrava chiusa dopo 60 minuti, quelli che hanno consentito a Vlahovic di realizzare la sua prima doppietta con la maglia della Vecchia Signora. 

LA LUCE - Ma se l'attaccante serbo ha letteralmente puntato su di se i riflettori del Castellani, ad accendere l'interruttore ci ha pensato Arthur. Il brasiliano infatti è stato uno dei protagonisti del match, crescendo a vista d'occhio con il passare dei minuti e dettando tempi di gioco verosimilmente perfetti. C'è la sua firma anche in 2 deille 3 reti realizzate dalla Juve, dando il via alle azioni che hanno portato in gol l'ex attaccante della Viola. Passaggio in verticale per Cuadrado in occasione della prima rete di Vlahovic, passaggio in profondità sempre per il colombiano che lancerà poi Morata, con lo spagnolo che servirà a sua volta l'assist per DV7. Finalmente, sembra che l'ex Barca stia acquisendo un ruolo sempre più attivo all'interno della squadra e ora non è da escludere che nella testa di Max Allegri non possa esistere un pensiero di coesistenza tra Arthur e Locatelli, con il primo a guidare la regia e con il Campione d'Europa che passerebbe in mediana tentando magari qualche inserimento in più, qualità che contraddistingue l'ex Milan.