Gli eventi più decisivi di Juventus-Roma 1-0 ieri sera all'Allianz Stadium sono avvenuti tutti nel primo tempo: gol di Kean e rigore parato da Szczesny. Ma è nell'ultimo quarto d'ora di partita che ne è avvenuto un altro che, forse, a fine stagione potremo ricordare come davvero decisivo: l'ingresso in campo al minuto 76 di Arthur, alla prima presenza di questa stagione dopo l'operazione di luglio.

ASSETTO PERFETTO - Il brasiliano ha preso posto in mezzo a Bentancur e Locatelli, fino a quel momento tandem di una mediana a due, che con l'ingresso arthuriano è diventa a tre. Chi scrive è convinto già dalla scorsa stagione dell'imprescindibilità di Arthur per la Juve, non in quanto fenomeno ma in quanto unico giocatore in rosa in grado di fare il regista. Opinione che non è cambiata con l'arrivo di Locatelli, tassello importantissimo per il centrocampo bianconero, ma non un playmaker. Per questo, l'ultimo quarto d'ora di Juve-Roma potrebbe costituire un momento spartiacque dell'Allegri-bis: Arthur regista, Bentancur e Locatelli mezzali. Primo atto del "vero" centrocampo juventino.

Didu, all. Chieri a BN: 'Arthur un top, ma non lo rischierei con la Roma. Allegri? Ecco cosa chiedeva alla sua Juve. Soulé impressiona, Kulusevski...'
ANCORA MEGLIO - Ma la formula perfetta, in caso di mediana a tre con Arthur vertice in regia, è probabilmente un'altra. E vedremo prossimamente se Allegri sarà dello stesso avviso: uno tra Locatelli e Bentancur da un lato, uno tra Rabiot e McKennie dall'altro. In altri termini: ai lati del numero 5, una "diga di governo" (Locatelli o Bentancur) e un cursore (Rabiot o McKennie). Non i doppioni insieme.

RESTA L'ALTERNATIVA - Poi quando Arthur non sarà disponibile, e sappiamo che il rischio con lui c'è, si potrà tornare alle formule rodate e ampiamente viste in questi primi due mesi di stagione. Ma almeno adesso tutte le soluzioni di centrocampo sono a disposizione dell'allenatore. E in quei 15 minuti finali abbiamo visto il germoglio. Nuova musica, maestro!