Maurizio Sarri parla in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro l'Atalanta: "Ronaldo? Di chiarimenti ce n'è poco bisogno. Alleno dagli anni 90 e anche nei dilettanti le reazioni alle sostituzioni erano le stesse quindi ho passavo una vita in chiarimenti o uno si abitua che in certi momenti i calciatori vanno fatti sbollire. Quello non è un problema, il problema è che martedì nella riunione con Cristiano il ragazzo ha detto che nella prima partita era stato meglio e nella seconda aveva avuto gli stessi problemi delle ultime partite e siamo andati a preparare un programma che gli consentisse di cercare di togliere questo piccolo acciacco che lo sta condizionando a detta sua anche molto mentalmente e di cercare di farlo allenare. L'obiettivo è diventato la partita di Champions con l'Atletico. Sta svolgendo questo programma e domani al 99% non sarà a disposizione e andrà avanti nel suo programma".

Verso l'Atalanta: fissata data e ora della conferenza di Sarri
ATALANTA - "Definirla solo fastidiosa mi sembra riduttivo. E' una squadra che ha un modo di giocare con alto livello di aggressività ma ha anche grandi qualità tecniche, non a caso è quella che segna di più in campionato. La più bella definizione dell'Atalanta l'ha data Guardiola: 'E' come andare dal dentista, ne puoi uscire bene ma con dolore'. Squadra forte e difficile da affrontare, pericolosa. Cercare di imporre la propria partita cercando di nascondere le doti dell'avversario sarebbe importantissimo, l'aspetto da valutare è che è difficilissimo. Dobbiamo provarci ma non è semplice, soprattutto da loro.

SQUADRA  - Ancora non li ho ritrovati neanche tutti perché Cuadrado è rientrato ieri anche un po' acciaccato. Li ritrovi come quando tornano dalle soste delle nazionali in questo periodo, quando fanno blocchi di 7 partite in 20 giorni e poi altre 2 in 10 giorni. Sono tutti pieni di piccoli problemi e piccoli acciacchi. Danilo non ha avuto bisogno di rilanciarsi, perché ha avuto un periodo in cui non giocava mai perché era infortunato. Ramsey aveva giocato non la partita prima ma quella prima ancora in Champions, quindi sono giocatori che iniziano a stare bene. Alex Sandro? Quello che sta venendo fuori è meno grave delle voci che venivano dalla nazionale brasiliana. Rabiot ha un problema all'adduttore e Cuadrado un colpo alla schiena, tutte situazioni da valutare oggi. Pjanic per fortuna era negativo ai controlli strumentali. Ha fatto un programma alternativo per 3-4 giorni, sta abbastanza bene, dovrebbe essere a disposizione.

DIFESA - A Napoli passammo dai 54 gol subiti l'anno prima di me ai 31 del mio primo anno. Il lavoro sulla fase difensiva l'abbiamo sempre fatto, anche in Premier avevamo la terza difesa anche se in qualche partita abbiamo preso diversi gol. Per me non è una grande novità, è abbastanza normale. Puoi cambiare il modo di preparare una partita ma cambiare mentalità per un singolo avversario credo sia quasi impossibile. Se io in un giorno, perché praticamente la squadra al completo l'allenerò solo oggi,  riesco a cambiare mentalità farei il chiromante astrologo, non l'allenatore penso sia impossibile. Per costruire una mentalità ci vanno mesi, non settimana ma mesi, dobbiamo andare avanti sulla nostra strada.

VIRTUAL COACH - Non so neanche quello di cui stai parlando.... Sono cinque anni che lo usiamo di nascosto, lo usano tutti. Mi sembra logico, se loro usano la VAR, non vedo perché anche noi non possiamo utilizzare la tecnologia. Parliamoci chiaro sono cinque anni che nelle panchine girano questi strumenti.

SQUADRA - Non sono d'accordo che la crescita sia stata costante, come è normale che sia. La crescita non è mai costante è sempre frutto di momenti di momenti di crescita e momenti di regressione. L'importante è che la crescita sia maggiore della regressione. Una crescita con linea costante in una squadra non l'ho mai vista. Ho sempre visto momenti di crescita legati a momenti d'empasse e poi la ripresa della crescita. E' chiaro che vogliamo fare un certo tipo di calcio ma non possiamo neanche andare contro a certe caratteristiche dei giocatori. Il modo di giocare di una squadra deve essere sempre un compromesso tra le idee dell'allenatore e le caratteristiche dei calciatori, se ci si piega completamente da una delle due parti viene fuori qualche problema. Questa squadra ha ancora molto da esprimere ma in base anche alla proprie caratteristiche, non solo in base all'idee di un allenatore.

MATUIDI - Ha un po' di dolore perché nei contrasti, se viene toccato nella zona dolente ha ancora un po' di dolore. Ma lui per caratteristiche riesce con facilità ad andare sopra a questi dolori per caratteristiche sue personali. Ieri ha fatto tutto con noi, compreso partitella e tutto, penso sia completamente a disposizione