Atteggiamento sbagliato, tanti punti di domanda per Thiago Motta: così la Juventus non può lottare per lo scudetto
di
Andrea Ajello
Se quello contro l'Inter era un pareggio che somigliava più ad una vittoria più che a una sconfitta, il 2-2 contro il Parma all'Allianz Stadium è invece un passo falso senza se e senza ma. L'ennesimo della Juventus in casa dopo quello con il Cagliari di poche settimane fa. E se in quel caso era stata una vittoria mancata per episodi, stasera no. La Juventus poteva vincerla nel finale ma ha rischiato soprattutto di perderla nei 90 minuti precedenti.
Juventus-Parma: il commento
Altri due goal presi e tante occasioni concesse. Manca Bremer, si dirà, ma i problemi della Juventus vanno ben oltre l'assenza - pur pesante - del brasiliano. Contro il Parma è mancato prima di tutto l'atteggiamento iniziale; superficialità difensive, errori a ripetizione in impostazione. Una squadra che sostanzialmente non è scesa in campo per un po'. E non è bastato neanche il pareggio di Mckennie a cambiare il match. Anzi, ecco il nuovo vantaggio degli ospiti sull'ennesima confusione tattica e individuale del reparto arretrato, che ha compreso anche Di Gregorio questa volta.
La squadra di Thiago Motta si sta dimostrando insicura in difesa, non abbastanza solida a centrocampo e con troppi alti e bassi in attacco. Ecco perché non si può ridurre tutto all'infortunio di Bremer. Perché ci sarà una stagione intera da portare avanti senza Gleison e gli aspetti dove la Juve deve migliorare sono tanti e non solo dietro. Dov'è finita la gestione del possesso? Quella che aveva permesso di controllare tutte le partite, anche quelle non fatte bene. Dov'è l'equilibrio che la squadra aveva mostrato ad inizio stagione. Tanti punti di domanda, tra cui quello legato alla condizione fisica. E il Napoli è in fuga, l'Inter quasi.