L'avvocato Mattia Grassani, legale del Napoli, ha spiegato a Radio Kiss Kiss Napoli il motivo della riduzione della squalifica di Victor Osimhen, che gli ha permesso sabato scorso di giocare (e battere) la Juventus: "Eravamo curiosi di conoscere nel dettaglio le ragioni della riduzione della squalifica di Osimhen e poco fa ci sono state notificate. L'arbitro Aureliano è stato sentito dopo la discussione, quando la Corte s'è ritirata in Camera di Consiglio, chiedendo all'arbitro un supplemento di rapporto. L'arbitro dice di aver visto solo la mano del difensore sul calciatore, non ravvisando comportamenti scorretti. Aureliano ha chiarito che lo scontro avveniva sugli sviluppi di un calcio d'angolo, in un momento in cui la palla era già fuori dalla disponibilità del calciatore".

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LE RAGIONI - "Aureliano escludeva la provocazione e che la palla fosse di immediata portata, però la Corte Sportiva è andata oltre e ha ritenuto meritevole d'accoglimento il ricorso dicendo che, come avevamo noi proposto con forza citando i precedenti Immobile e Pagliuca-Modesto, il colpo di Osimhen è arrivato nel corso dello svolgimento dell'azione al fine di guadagnare una posizione di vantaggio. Il fatto che il contatto non ha avuto conseguenze fisiche per l'avversario induce a riqualificare la condotta gravemente antisportiva in condotta meramente antisportiva".

E SUL MATCH COL LEICESTER - "Ci siamo interfacciati col governo inglese e abbiamo predisposto delle missive per la UEFA. Sarebbe stato inaccettabile accettare quelle prospettive, la penalizzazione per il Napoli sarebbe stata eccessiva. Avevamo infatti chiesto il rinvio della partita nel caso in cui non ci fosse stata la deroga."