C’è chi l’ha definita un “bonus”, come Tomas Rincon. Per alcuni era un’occasione irripetibile. La verità è che Crotone-Juve è stato un vero e proprio ballo dei debuttanti. Per il capitano del Venezuela, ma soprattutto per Marko Pjaca, che la gioia dell’esordio in bianconero ancora non l’aveva vissuta.

ESORDIO FLOP - Già, Pjaca. Mica facile essere il nuovo grande talento di una generazione splendida, già protagonista con la Nazionale croata, pagato oltre 20 milioni da un top club europeo e incensato dal proprio allenatore ad ogni intervista, per poi sedersi in panchina. La trasferta dello Scida doveva mostrare al mondo bianconero di che pasta è fatto il classe ’95: di occasioni ce ne saranno molte altre, ma per il momento possiamo affermare che l’esame sia stato sostanzialmente fallito. La partita del numero 20 ha visto molti passaggi sbagliati, qualche dribbling, tanta volontà e un tiro fiacco fiacco di testa per i guantoni di Cordaz. Un po’ poco, per la “next big thing” dei Vatreni.

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GENERALE AL TOP - E Rincon, invece? La sfida ai calabresi era anche la prima volta in campionato da titolare dell’ex Genoa, che dal primo minuto con la Juve aveva giocato ma soltanto in Coppa Italia. Il Generale ha dimostrato di essere pronto, se non per una seconda parte di stagione da protagonista, per un onesto ruolo da gregario. L’assist per il 2-0 di Higuain è il segnale di un’affidabilità che a Massimiliano Allegri non potrà che far piacere. Dopotutto ci sarà bisogno di ogni soldato, nelle battaglie che attendono i bianconeri da qui a maggio.


@mcarapex