Federico Balzaretti ha parlato a Gianluca Di Marzio: "Per giocare a calcio devi credere in quello che fai, sempre e innamorarti del quotidiano. La vocazione la devi avere, punto. Io l’ho sempre avuta, da piccolo ricordo che passavo giornate intere ad attaccare e ritagliare le figurine dei calciatori, ore e ore a scrivere tutti i nomi sulla mia agendina. E poi quando facevo già il settore giovanile nel Toro mi vedevo tutte le partite che c’erano tra città e periferia… Juve, Toro, Nazionale, giovanili, nessuna eccezione. Le vedevo tutte. Dicevo tra me e me ‘se voglio diventare qualcuno devo saperne una più degli altri’. E così è stato, anche dopo che ho smesso di giocare. La mia decisione di fare il ds nasce a 31 anni nel periodo di inattività in seguito ad un grave infortunio. Il fuoco per la professione me l’hanno passato i miei due maestri: Massara e Sabatini. Nel momento in cui è arrivata la chiamata del Lane ci siamo sentiti subito… ‘Vai tranquillo, Balza. Sei forte’…”.