A La Gazzetta dello Sport, Nicolò Barella parla di Inter-Juve. Di seguito, le sue dichiarazioni sul match. 

BARCELLONA - "Rimasta dentro. Perdere non ci è andato giù. Ma più del risultato, più dell’arbitraggio, quella partita ha fatto vedere chi siamo. Per 65-70 minuti abbiamo messo sotto il Barcellona, la squadra top al mondo. Certo, la vittoria avrebbe amplificato tutto. Però abbiamo dimostrato personalità, sarà importante per il nostro futuro. Mollare l'Europa per il campionato? Macché. È un girone difficile, ma siamo l’Inter: non so dove, ma andremo a prenderci i punti necessari per passare".

JUVENTUS - "La Juve ha in più solo l’esperienza, il fatto di conoscersi da più tempo come gruppo. Ma il mister ci ha chiesto da subito cose ben delineate e noi le stiamo mettendo in pratica, ecco perché dico che siamo alla pari. La Juve ha vinto il campionato con 21 punti di vantaggio lo scorso anno: vogliamo colmare il gap, vedremo alla fine se ci saremo riusciti".

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IULIANO-RONALDO - "Eh, diciamo che è stato un caso strano. Non aggiungo altro".

CONTE - "Quante telefonate mi ha fatto? Guardi, il mister sa essere convincente subito: non più di una... Ha un’attitudine diversa, un modo di parlarti che ti trasmette qualcosa di nuovo. Per lui mi farei ammazzare, vale per tutti i suoi calciatori. E questo fa la differenza. Ha visto come corrono le squadre di Conte? Eh, non è solo perché sono preparate bene. È frutto di quel che ti mette in testa lui".