Nella sfida di martedi contro il Torino, il baby centrocampista della Juve Enzo Barrenechea ha trovato la sua prima presenza da titolare con la prima squadra, in una gara affatto semplice e piuttosto particolare. Questo è un forte segnale lanciato da parte di Massimiliano Allegri, non solo per avergli dato l'opportunità di scendere in campo, ma soprattutto per la dose di fiducia che l'allenatore livornese ha manifestato nei confronti del ragazzo, per farlo debuttare dall'inizio in una stracittadina. 

PASSATO TURBOLENTO - Un sogno inseguito da un periodo indefinito e assaporato in quei pochi minuti che gli furono concessi nel suo esordio di Champions contro il Psg. Lui che di sacrifici ne ha fatti per arrivare fin qui, a partire sin dalla sua infanzia, quando suo padre venne arrestato e condannato a 8 anni di carcere. Si ritrovò così a crescere e autogestirsi, fino a sbarcare in Europa, dove passo per il Sion prima di approdare alla Juve Next Gen, dove ha dovuto fare i conti con il grave infortunio che avrebbe potuto compromettergli la carriera, danneggiandosi il legamento crociato. 

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NUOVA VITA - Da li in poi però il vento sembra essere cambiato, con la sua forte ascesa avvenuta nella squadra allenata da Brambilla e con le sue prestazioni che non sono passate inosservate a Massimiliano Allegri, tanto da folgorarlo con le sue giocate e con il suo spirito di sacrificio. Enzo, possiede infatti le qualità di un centrocampista moderno, abile a sdradicare palloni dalle gambe degli avversari e lucido a far ripartire il gioco con la sua visione. Le premesse sono tutte dalla sua parte e il tempo lo è maggiormente, ecco perchè Barrenechea può scrivere il suo destino, e quello della Juve.