MENO BENE ALLE ALTRE ITALIANE - «Sì. Secondo me anche l’Atalanta ha un girone impegnativo. Il Manchester è favorito e la Dea dovrà vedersela col Villarreal, che è abituato da anni a giocare ad alti livelli in Europa. Ma anche la quarta del gruppo non è semplice, lo Young Boys ha tanto ritmo. Sicuramente sarà dura. Il girone più bello e anche più difficile è quello del Milan. Ma può diventerà un’occasione per dare ancora più entusiasmo a un club che cerca di tornare ad alti livelli. Queste sfide per pubblico, giocatori e società sono una grande esperienza, ti fanno crescere. Il Milan però non dovrà affrontarle con una mentalità tipo “tanto non abbiamo nulla da perdere” perché sei sempre il Milan e devi competere come una grande per riabituarti. L’Inter? Ha in pratica lo stesso girone della stagione scorsa e stavolta deve dare una risposta più decisa in Champions. Non sarà facile. Inter e Real li vedo davanti allo Shakhtar Donetsk, ma attenti al gioco fantasia del nostro De Zerbi».
SERIE A - «Davvero affascinante, col ritorno in massa di allenatori top. Sarebbe bello che non ci fosse una squadra ammazza campionato. Ma non credo succederà. Juve e Inter sono ancora avanti, ma Roma e Lazio oltre a due allenatori top, secondo me per qualità possono puntare alla Champions e dunque lottare fino fondo. Milan e Atalanta hanno tutto per riconfermarsi. E Il Napoli è un’ottima squadra. Se non ha problemi di infortuni, come l’anno scorso,ha una rosa importante per stare dietro a Juve e Inter. Sì, la lotta scudetto si può allargare».