ASSENZE - "Le assenze di Chiesa e Vlahovic tolgono molto alla Juve. Ma il pregio più grande di Allegri è quello di restare sempre positivo, soprattutto nelle difficoltà, e questo spesso fa la differenza. Allegri perde i due attaccanti più forti e prolifici, ma avrà comunque Milik e Kean, esperti e affidabili. E poi c’è il giovane Yildiz, che può diventare la sorpresa. Peccato per lo stop in allenamento di Chiesa. All’inizio ero dubbioso sul suo accentramento, però si sta rivelando una scelta strategica. Da punta nel 3-5-2, è anche sollevato da compiti difensivi, è più libero. Avrebbe fatto parecchio comodo contro il Toro. Anche se spesso gli uomini derby sono degli insospettabili".
LUKAKU - "Juve pentita? Non penso. Vlahovic è forte e più giovane. Dusan i gol li ha sempre fatti, è partito bene e continuerà a segnarne in futuro. Senza togliere nulla a Lukaku, che in Italia resta uno che sposta gli equilibri con la sua fisicità".
SCUDETTO - "Sicuramente le partite europee, sempre affascinanti da giocare, portano via energie fisiche e nervose. Che tolgano anche punti è probabile, ma non certo: dipende pure dalla forza della squadra. Stanno giocando tutti a nascondino… Quella di Allegri e Pioli è pura strategia, si rimbalzano la pressione a vicenda. La Juve non è la favorita, ma ha una squadra con tanti nazionali e deve pensare di poter fare un grande campionato. Detto questo, almeno a livello di rosa, le milanesi e il Napoli hanno qualcosa in più. I nerazzurri sono più consapevoli dopo la finale di Istanbul. Il Milan mi sta sorprendendo in positivo e il Napoli, se torna a carburare come un tempo, ha talento".
ALLEGRI - "Alla Juve, quando non vinci, le critiche fanno parte del gioco e il primo a saperlo è Max".
GOL IN MEZZO - "Rabiot ne ha segnato uno e sono convinto che arriverà a 7-8 in campionato. Quelli che mancano sono i gol degli esterni, di Fagioli, di Miretti".
POGBA - "Mi spiace che stavolta alla Juve non si sia visto Pogba… Peccato perché è un bravo ragazzo".