CR7 - "Manca il gol? Non è un problema. Ha cambiato già il Paese e la società, normale: è un uomo, ha bisogno di ambientamento. Tra un po' di mesi ci chiederemo quando smetterà... Un aneddoto? Quello che fa sul campo è sotto gli occhi di tutti. Io posso dire che è un ragazzo eccezionale, che ha portato molto alla Juventus e molto porterà. È un professionista esemplare, oltre che essere un fuoriclasse assoluto. o ho il piacere di vederlo tutti i giorni e credo che per un giovane questo sia un tesoro. Cerco di rubargli il più possibile, senza che mi faccia paura: bisogna cercare di prendere tutto quello che ha da dare, rimanendo poi fermo nella tua mentalità. È un valore aggiunto per tutti noi. È un perfezionista, fuori dal campo è un ragazzo normale e in gruppo è veramente un positivo"
INTERNO - "E' un privilegio per me, accetto il ruolo di interno offensivo. Non sarà un problema imparare nuovi automatismi. Ruolo nuovo, sì. Ma anche Allegri mi prova lì in settimana. Servirà pazienza, l'importante è avere la voglia di applicarsi".
ALLARME STRANIERI - "C'è ancora delusione per la mancata qualificazione al Mondiale. Ognuno l'ha mostrata a suo modo. Un'esperienza brutta, ma passata: dobbiamo guardare avanti e reagire. Noi calciatori con il mister si deve riportare la Nazionale dove merita di stare. Non andare in Russia è stata una delusione, tocca assumersi le responsabilità. Da lì si riparte, insieme. Una volta toccato il fondo dobbiamo risalire tutti insieme e tirarci su le maniche. Gli italiani? Penso abbia ragione. Dobbiamo crederci di più. Prima ne giocavano di più, ma non è una questione di talento. Eravamo visti in un modo diverso. Molti anni fa si vedevano molti più giocatori italiani, e si lanciavano molto più i giovani. Se non fosse stato così, non sarebbero mai arrivati i Totti, i Del Piero, i Nesta, i Maldini".
UN MINUTO CONTA - "Ci credo davvero. Un giocatore deve dimostrare il proprio valore quando viene chiamato in causa. Poi ci sono tanti fattori, ma un giocatore deve prepararsi a pochi minuti come a una partita da titolare. Per il bene della squadra e per un fatto di coerenza, credo che sia fondamentale. Ci deve essere da tutti questa mentalità".
IL RUOLO - "L'obiettivo è giocare, lavoro ogni giorno. Nell'ultimo anno sono maturato a livello mentale. La Juve mi ha fatto benissimo, sono diventato un uomo. Credo che la differenza in questo sport sia la testa e credo fermamente nella mia testa e nelle mie possibilità mentali, al di là delle qualità e dei moduli. Quando hai raggiunto una certa consapevolezza, devi costantemente allenare i tuoi punti di forza. Essere alla Juve è un privilegio, è uno dei primi cinque club in Europa: ogni giorno devi dare il massimo. E prepararsi a vincere è più importante che vincere".
SZCZESNY - "Rido perché lui fa ridere sempre. Ne abbiamo parlato, ci siamo presi in giro, non vediamo l'ora di incontrarci in campo. Loro sono forti, sono un'ottima squadra".
ANTI JUVE - "Ci sono tante squadre forti quest'anno, dall'Inter al Napoli, dalla Roma al Milan che è cresciuto. Sarà davvero difficile: ora sono passate appena tre giornate, è un po' difficile capire come sarà in futuro. Credo che il livello della Serie A si sia alzato tantissimo".