Ottavio Bianchi, allenatore del Napoli dello scudetto, ha parlato a Il Mattino: "​Prima contava solo battere la Juventus o l’Inter o il Milan perché era una vittoria sociale, era un momento di rivalsa anche psicologica della città verso il Nord. E fu quella la mia battaglia più grossa: far capire che i due punti con l’Ascoli o con il Brescia avevano lo stesso peso di quelli con i bianconeri. Ora è cambiato tutto: la mentalità è già vincente perché la società occupa il posto che merita nel calcio da 10 anni. Per merito di De Laurentiis. E Spalletti ha già una squadra con la testa giusta. Da tempo".

LE RIVALI – "La Juventus è fuori dai giochi, l’Atalanta in tanti hanno compreso come limitarla, l’Inter è parecchio distante. Vedo il Napoli meglio assortito, con i ricambi giusti e il tecnico che sa gestire meglio certi momenti. E poi è un ottimo comunicatore. Io non è che non volevo esserlo, ma proprio non ne avevo le capacità".