Esamineremo prima i dati del bilancio 2022/23, quindi aggiorneremo le previsioni per il bilancio 2023/24 alla luce delle nuove informazioni. Successivamente, esamineremo la situazione finanziaria della Juventus in relazione alle normative sul fair play finanziario, concentrandoci sul nuovo regolamento. Infine, trarremo conclusioni sulle prospettive della Juventus per il mercato invernale imminente.
Bilancio Juventus 2022-2023
Rispetto alle previsioni effettuate alla fine di luglio, si è verificato un aggravio del deficit di 20 milioni di euro. Questo aumento può essere in gran parte spiegato dalle cessioni definitive di giocatori come Bonucci, Pjaca, Cotter e Marques. La cessione di questi giocatori ha reso necessaria una svalutazione di 11,2 milioni di euro del loro valore residuo sul bilancio 2022/23. Inoltre, l'intera multa comminata dall'UEFA, pari a 10 milioni di euro nell'ambito della sanzione che ha escluso la Juventus dalle coppe europee, è stata inserita nel bilancio, contribuendo all'aggravio del deficit.
Vediamo ora come cambiano le previsioni di stima sul bilancio 2023/24 alla luce di bilancio annuale 2022/23 e prima trimestrale del 2023/24.
La stima del bilancio 2023-2024
Nonostante un miglioramento rispetto alla stima effettuata a luglio, il passivo previsto per il bilancio 2023/24 della Juventus rimane ancora molto elevato, attestandosi a -195,2 milioni di euro contro i -223,8 milioni previsti in precedenza. Tuttavia, ridurre ulteriormente questo passivo sarà una sfida per il club, considerando le limitate entrate che possono derivare dal campo.
Tuttavia, non tutti i giocatori riceveranno aumenti di stipendio, poiché l'obiettivo della società è convincere alcuni calciatori con stipendi più elevati ad accettare un prolungamento del contratto senza un aumento salariale. Inoltre, per alcuni giocatori, come ad esempio Rugani, la possibilità di rinnovare il contratto potrebbe essere vincolata addirittura a una riduzione dello stipendio.
Entriamo ora un po' più nel dettaglio sulle variazioni più significative rispetto alle precedenti stime.
Le variazioni
Per quanto riguarda i ricavi, si osserva un aumento di 3 milioni di euro nei ricavi da gare, grazie a un maggiore incasso della campagna abbonamenti di quest'anno rispetto all'anno precedente. Tuttavia, i ricavi da pubblicità subiscono un notevole calo di 16,5 milioni di euro, probabilmente legato a bonus variabili collegati alla presenza o meno della squadra in Champions League, che quest'anno non verranno incassati. Anche la vendita di merchandising registra un calo nel primo trimestre, stimabile intorno ai 5 milioni di euro, mentre è previsto un calo di quasi cinque milioni anche negli altri ricavi. D'altro canto, si osserva un miglioramento nella voce dei proventi della gestione dei calciatori, grazie ai movimenti di mercato della seconda fase della campagna acquisti estiva, con un aumento di 12,3 milioni di euro.
Nonostante un calo di 10 milioni nei ricavi attesi, si registra un risparmio di 20 milioni sulle stime dei costi. Il risparmio maggiore si osserva sugli altri oneri, considerando che la multa dell'UEFA che aveva influenzato il bilancio 2022/23 non va ricontata quest'anno. Inoltre, si registra un calo nei costi del personale tesserato, principalmente per lo stipendio azzerato di Pogba dopo la sua squalifica per doping, una riduzione dei costi degli acquisti di prodotti per la vendita e degli stipendi del personale non tecnico. Infine, si osserva un notevole taglio nel monte ammortamenti, di circa 17,6 milioni di euro, dovuto agli effetti degli ultimi movimenti di mercato e dei recenti rinnovi contrattuali.
Juventus, la situazione del Fair play Finanziario
Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario stabilisce criteri che la Juventus troverà difficoltà a rispettare immediatamente. Tuttavia, c'è una nota di sollievo per i bianconeri: la violazione di tali criteri non comporta rischi di esclusione dalle competizioni UEFA, a meno che ciò accada per più anni consecutivi senza segni di miglioramento nei conti del club. L'UEFA ha infatti rafforzato le multe per le società non virtuose, ma ha alleggerito le sanzioni più severe.
In via transitoria, per i bilanci 2023, non è previsto alcun tetto al passivo consentito e le società possono spendere fino al 90% dei ricavi per il personale tesserato. Per i bilanci 2024, il passivo massimo di 60 milioni di euro è calcolato sul biennio 2023-2024 e il limite di spesa per il personale tesserato è dell'80% dei ricavi. Dal bilancio 2025 in poi, il nuovo regolamento entrerà pienamente in vigore.
Detto questo, vediamo come si presenterebbe il bilancio 2023 della Juventus, basandoci sulle stime del secondo semestre del 2022/23 e del primo semestre del 2023/24.
Situazione bilancio Juventus 2023
Il bilancio della Juventus nel 2023 si prevede che chiuda con un passivo vicino ai 200 milioni di euro, principalmente a causa della mancata partecipazione alle coppe europee e dei costi sostenuti senza i relativi ricavi. Sebbene l'UEFA non tenga conto di questo valore nel primo anno di transizione verso il nuovo regolamento, è probabile che la Juventus non riesca a ridurre il passivo al di sotto dei 60 milioni di euro entro il biennio 2023-2024. Ciò potrebbe comportare un nuovo settlement agreement concordato tra l'UEFA e la Juventus alla fine del 2024.
Nel caso di una "stagione normale", nel 2022/23 il rapporto ricavi/costi del personale tesserato per la Juventus è stato dell'84%. Il ritorno dei ricavi sopra i 500 milioni annui e il lavoro di risanamento dei costi dovrebbero permettere alla Juventus di soddisfare questo parametro dal 2025 in poi, in caso di qualificazione alla Champions League 2024/25.